Categoria: Attualità

Morta mamma Bossetti: il carpentiere di Mapello, condannato per la morte di Yara Gambirasio, è stato presente ai funerali della madre ed ha riservato a lei un discorso di ringraziamento

Ha ringraziato sua madre, il carpentiere di Mapello che era stato condannato e che tutt’ora si trova in carcere per la morte di Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate di Sopra che era scomparsa nel mese di novembre 2010 ed il cui corpo era stato rinvenuto, senza vita, invece, nel campo di Chignolo D’Isola.

Morta mamma BossettiGiudici e inquirenti erano stati d’accordo nel condannare il muratore, unico indiziato della vicenda ed infine unico colpevole: secondo loro, Bossetti aveva infatti seguito Yara e poi l’aveva costretta a salire sul furgone bianco, l’aveva seviziata e lasciata morire, da sola e al freddo, nel campo in cui venne ritrovata, mesi dopo la sua scomparsa, da un appassionato di aeromodellismo.

La mamma di Bossetti, Ester Arzuffi, era stata coinvolta negli accertamenti sul Dna. È morta proprio qualche giorno fa, a causa di un male incurabile in cui era affetta, un tumore che aveva scoperto ormai troppo tardi: non c’è stato nulla da fare, per lei, che ha potuto però riabbracciare suo figlio, Massimo Bossetti, poco prima di morire.

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Tentato stupro a Milano: una studentessa inglese è stata bloccata da due aggressori forse di nazionalità nordafricana, trascinata con violenza ed infine spogliata

Tentato stupro a MilanoHa rischiato di essere stuprata, una giovane studentessa di Milano, che – secondo quanto è stato raccontato dal Corriere della Sera – sarebbe stata bloccata e trascinata in un luogo appartato, spogliata fino quasi ad essere violentata. La studentessa inglese, di ricerca vent’anni, si trovava, in una zona centrale di Milano – e nello specifico in zona  Colonne di San Lorenzo – nella notte tra sabato e domenica scorsa, quando è stata bloccata da due persone, forse di nazionalità nordafricana.

I due uomini che hanno cercato in ogni modo di assalire la ragazza, avrebbero trascinato la studentessa in una strada appartata e, dopo averla spogliata, avrebbero cercato di violentarla; la ragazza, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe quindi cercato di opporre resistenza con tutte le sue forze nonostante al momento del tentato stupro era su di giri per aver bevuto troppo.

In quel momento, un passante si è accorto della situazione ed avrebbe urlato  “Fermatevi o chiamo la polizia“, facendo così fuggire a gambe levate i due aggressori. La ricostruzione della studentessa, in commissariato, è servita a ricostruire l’identikit dei due uomini, ma al momento si continua ad indagare.

 

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UEFA: possibili provvedimenti per quel che è accaduto in questi ultimi giorni ad Anfield. Gli episodi di violenza di Anfield potrebbero essere puniti dall’UEFA

UEFAL’UEFA è profondamente sorpresa – nel senso negativo del termine, ovviamente – e anche abbastanza scioccata per quanto accaduto ad Anfield prima della gara di Champions che ha visto la Roma uscirne sconfitta per mano del Liverpool: gli episodi di violenza che hanno provocato un ferito grave non devono passare impuniti e per questo la severità non dovrà mancare quando si dovranno giudicare i protagonisti che hanno mostrato a tutti tanta violenza.

L’Uefa è molto vicina alla vittima che sta lottando in ospedale per la sopravvivenza e, alla sua famiglia: la federazione europea è in attesa di ricevere le idonee relazioni che possano espletare ogni dettaglio relativo a quanto accaduto durante i tristi episodi per poi valutare la necessità di prendeere dovuti provvedimenti anche per quanto riguarda la parte dii giustizia sportiva.

Il Liverpool intanto lavora a stretto contatto con le autorità inglesi per riuscire a capire le cause dell’accaduto e per non permettere altri episodi del genere, in quanto gli stessi sono molto gravi e il calcio deve essere soltanto un momento di svago per protagonisti e sostenitori.

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Pakistan: è morta Asima, la donna data alle fiamme perché voleva mantenere la sua fede cristiana

PakistanEnnesimo caso di non rispetto per le donne e per la religione in Pakistan: la povera ragazza era rimasta vittima di un crudele gesto fatto dal suo fidanzato che la voleva sposare, pretendendo che si convertisse all’islam.

Il suo decesso è avvenuto perché il suo corpo era ricoperto di ustioni quasi in maniera integrale, in quanto il suo carnefice le ha dato fuoco dopo averla cosparsa di benzina: il nome del suo assassino è Rizwan Juggare e dopo aver confessato il gesto crudele e folle è stato arrestato dalle autorità pakistane.

Adesso il ragazzo che si trova agli arresti rischia grosso in quanto a giudicarlo sarà il tribunale speciale antiterrorismo che qualche tempo fa aveva condannato a morte Imran Ali, che era un altro assassino resosi responsabile dello stupro e della morte di una bambina.

La povera Asima merita sicuramente giustizia, in quanto aveva tutto il diritto di essere libera di sposare chi voleva e di seguire la sua religione: in alcuni paesi del mondo purtroppo è ancora forte il potere dell’uomo che si sente autorizzato a commettere ogni sopruso sulla donna .

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Bullismo su docenti: ennesimo caso in Italia, questa volta è successo a Lucca. Il dirigente della scuola chiede punizione esemplare

Bullismo su docentiQuel che accade, purtroppo, in molte scuole è al giorno d’oggi un vero e proprio tarlo della società, la rappresentazione più esemplare di come stiano cambiando – e purtroppo, in peggio – le situazioni familiari ed educative di giovani e adolescenti sempre più allo sbaraglio. Senza una guida familiare adeguata, molti giovani si trovano oggi a tenere dei comportamenti non solo scorretti dal punto di vista etico e sociale, ma anche molto pericolosi: ragazzi che commettono gravi errori di bullismo e cyberbullismo nei confronti dei loro stessi coetanei più deboli e che, spesso, spalleggiati dai genitori, sono pronti a scatenare l’inferno nel momento in cui i professori non si comportano come loro ritengono giusto.

Ed è esattamente cosa è accaduto, in questi giorni, in una scuola di Lucca, dove un ragazzo, in piedi davanti alla cattedra, minaccia il suo insegnante e urla contro di lui, inveendo per il brutto voto che gli è stato dato. Il video delle umiliazioni che il giovane cerca di infliggere al docente è stato ripreso dai suoi compagni di classe che, tra ilarità e risate, lo pubblicano in rete in cerca di consensi.

Adesso, il dirigente della scuola, Cesare Lazzari, dovrà e vorrà intervenire duramente sulla vicenda che, secondo sue stesse parole, merita una punizione esemplare.

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Ciclista ucciso a Firenze: si è scontrato contro un furgone ed è deceduto a causa delle gravi ferite, questa mattina alle 5,30

Ciclista ucciso a FirenzeIl suo nome era Luca, e come spesso accadeva, anche questa mattina, intorno alle 5,30, egli stava percorrendo il viale di Giovine Italia, a Firenze, in sella alla sua bicicletta quando ad un certo punto si è scontrato contro un furgone che viaggiava sul suo stesso percorso. È morto, Luca Lippi, di 34 anni, dopo esser rimasto coinvolto in questo incidente stradale che gli ha tolto la vita a causa delle gravissime ferite che gli sono costate: negativo all’alcol test, è ancora sotto choc l’uomo che ha investito con il suo furgone la vittima, un 42enne fiorentino.

Non sono state ancora definite le cause dell’incidente che ha portato al decesso dell’uomo residente a Bagno a Ripoli: attualmente, infatti, si sta indagando sul caso e si sta cercando di capire cosa possa essere successo poco prima dello scontro che gli è stato fatale. Il viale è stato chiuso per diverse ore – e ciò ha determinato, chiaramente, un comprensibile rallentamento del traffico – ma la situazione è adesso rientrata alla normalità: si dovrà capire, con i rilievi e con le spiegazioni dell’autista, cosa sia accaduto e cosa abbia portato a causare quel drammatico incidente.

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Moto rubate in capitale: sono sei gli arrestati dai Carabinieri. Già da tempo Roma aveva preso lo scottante scettro di città martoriata dai furti: i carabinieri hanno sferrato un duro colpo eseguendo sei arresti e mettendo alle indagini ben 12 persone

Moto rubate in capitaleLa criminalità in Italia purtroppo esiste e si fa sentire ogni giorno: Roma è la città dei sogni di ogni turista ma che spesso durante la sua visita si trova davanti ad ogni tipo di annuncio che lo mette in guardia invitandolo a stare attento ai possibili furti inerenti ad attività di scippo soprattutto sui mezzi pubblici.

La delinquenza come se già non bastasse non si ferma di certo qui, ed è proprio grazie all’operazione condotta dai Carabinieri che si è costatato di quanto sia grave il problema a Roma: le misure cautelari sono state eseguite imputando alle persone coinvolte vari reati come quello di associazione a delinquere al fine del furto, riciclaggio di moto, ricettazione e spaccio di droga.

Numerose denunce erano state presentate ai Carabinieri da parte delle vittime e l’indagine era partita dalla fine dell’anno 2016: il lavoro svolto dai militari ha così infine permesso di disarticolare la banda criminale attraverso gli arresti ed indagando altre dodici persone.

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Esplosa auto a Limbadi: sembra che ormai sia certa la tesi dell’attentato di ‘ndrangheta che ha provocato la morte di Matteo Vinci ed il ferimento di suo padre Francesco. Ecco cosa emerge dalle indagini attualmente ancora in corso in Calabria

Sembrerebbe ormai prendere sempre più piede la tesi degli inquirenti che vedono la ‘ndrangheta coinvolta in maniera diretta nell’episodio dinamitardo che ha visto il quarantaduenne morire a causa probabilmente di una lite con la sorella di un boss che in passato lo aveva visto protagonista.

Esplosa auto a LimbadiLa bomba di alto potenziale sarebbe stata collocata dentro il vano portabagagli dell’auto e avrebbe dovuto uccidere anche il padre dell’uomo, il quale, a sua volta, era stato coinvolto in una lite tra vicini nella quale era stato ferito in maniera grave da un’arma da taglio: Francesco Vinci adesso si trova in gravi condizioni in ospedale in quanto, a causa dello scoppio dell’autobomba, ha riportato lesioni e ustioni in tutto il corpo.

La persona morta a seguito dell’attentato si era candidato alle ultime elezioni comunali ed in passato aveva lavorato come informatore scientifico: l’entroterra calabrese, con questo episodio, afferma di essere martoriato in maniera drammatica dalla criminalità organizzata che quando deve punire qualcuno non ha scrupoli.

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