Categoria: Costume e Società

Ogni settore lavorativo, oggi, risulta profondamente cambiato, per diversi motivi. Sia gli avvenimenti storici che l’avanzamento della tecnologia all’interno dei vari paradigmi hanno, infatti, contribuito a modificare la concezione delle persone di concepire le mansioni lavorative e, di conseguenza, gli spazi e gli orari da dedicare alla carriera. Il settore aziendale è uno di quelli in cui, questo progresso tecnologico e valoriale ha teso a cambiare in maniera ancor più notevole. Per questa ragione, all’interno delle company maggiormente di tendenza, si è cominciato a sviluppare nuovi metodi di concepire l’ambiente lavorativo ed i rapporti tra dipendenti e collaboratori e, allo stesso modo, ad affermarsi un numero molto cospicuo di figure professionali.

Queste ultime non sempre hanno l’occasione di trascorrere del tempo in azienda o, comunque sia, in linea generale, i vari lavoratori coinvolti tendono, spesso, a sfruttare tipologie di lavoro ibride o completamente da remoto, talvolta spinti anche dalla distanza che li separa dalla sede aziendale. Questo e molti altri fattori più soggettivi e che interessano le aziende in maniera individuale hanno contribuito alla diffusione delle tecniche di team building, concepite come una vera e propria tendenza nel panorama lavorativo. Con questo termine si indicano tutte le iniziative utili a rafforzare i rapporti tra i collaboratori e le squadre che operano nelle varie company.

Oggi, tutti parlano di team building. Ad esempio, quando un sito come oroscopissimi.it parla di frasi celebri non può strizzare un occhio anche alle numerosissime citazioni sul team building e, in generale, sull’importanza di fare squadra. Quest’ultimo è un fattore chiave nel fare azienda contemporaneo. Per questo motivo, è importante sviluppare l’argomento in maniera ulteriore. Nelle prossime righe, andremo a scoprire il motivo per il quale il team building, oggi, è davvero così importante da essere diventato un vero e proprio trend nel mondo delle aziende.

Team building: di cosa si tratta?

Quando si parla di team building ci si riferisce, sostanzialmente, a tutti i metodi con cui è possibile costituire e rafforzare un gruppo di lavoro. Si tratta, dunque, di un potente strumento messo a disposizione delle aziende allo scopo di aiutare le persone a lavorare insieme al meglio delle loro potenzialità, facendolo sempre nel modo giusto e in modo da ottenere un miglior rendimento e performance maggiori grazie ad una squadra coesa e ben disposta nei confronti dei lavori di gruppo.

Il team building è diventato la prerogativa di moltissime company, a prescindere dal settore nel quale operano e del modo con cui lo fanno. Le aziende di maggior successo comprendono l’importanza di un team di successo, poiché è proprio quest’ultimo ad essere la base per il raggiungimento di rilevanti risultati in termini di business. Oggi, avere un approccio collaborativo rende le company più forti sia all’interno che viste dall’esterno, presentandole in maniera più affidabile.

Fare team building, uno sguardo pratico

Fare team building significa, sotto l’aspetto più pratico del termine, fare lavoro di squadra. Ciò vuol dire mettere il patrimonio di esperienze, competenze e idee a servizio del gruppo senza problemi, formandosi costantemente grazie alla collaborazione tra colleghi. Col team building si cresce non soltanto in termini lavorativi, ma anche dal punto di vista personale, facendo comprendere al lavoratore quanto vale e a cosa può, effettivamente, ambire quando un’azienda si mostra interessata a lui.

Il team building assume tratti differenti, potendo essere formativo o ludico in funzione delle prerogative dell’azienda. Nel primo caso, parliamo, ad esempio, di conferenze e corsi di formazione utili a far sviluppare nuove competenze al gruppo. Nel secondo, invece, ci si riferisce a tutte le iniziative utili a permettere alla company di far creare un’atmosfera più familiare all’interno della sede aziendale.

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La numerologia è tipicamente l’arte di predire il futuro in base allo studio del significato magico o mistico che, secondo chi ci crede, viene attribuito ai numeri. Le credenze che sono collegate ai numeri sono antichissime e affondano le loro radici all’origine della nostra cultura. Sono infatti davvero moltissime le credenze che sono legate ai numeri e alla loro interpretazione, ad esempio molti ritengono che i numeri doppi siano dei numeri Maestri, ovvero numeri speciali che testimoniano il collegamento tra noi e il mondo spirituale.

Prendiamo, ad esempio, il numero 19 19: secondo Oroscopissimi questi numeri doppi sono tipici delle persone che hanno voglia di novità. Vedere spesso nella propria vita i numeri doppi 19 19 sarebbe un invito dei nostri angeli custodi ad avere pazienza e ad agire solo dopo aver pensato il giusto. Esistono delle superstizioni radicate che sono collegate a certi numeri particolari o alla loro ripetizione ma ci sono anche persone che attribuiscono significati ben precisi anche a categorie numeriche come i numeri pari e dispari.

Numeri pari e numeri dispari: il significato

Molti di noi sentono parlare di numeri pari e dispari continuamente nel corso della vita. Si pensi, solo per fare un esempio, a quando da bambini si giocava proprio a “pari e dispari” oppure alla possibilità concessa agli adulti di puntare al casinò sui numeri pari o sui numeri dispari. I numeri pari sono tutti quei numeri che sono divisibili per due e possono, di conseguenza, essere suddivisi in parti uguali. I numeri dispari, al contrario, non possono essere suddivisi per due.

Questa differenza superficialmente magari ci dice poco su significati nascosti eppure l’esistenza dei numeri pari e dei numeri dispari era nota sin dai tempi dell’Antica Grecia. Ad esempio Pitagora, non certo uno a caso visto che possiamo definirlo come uno dei padri della matematica, attribuì un significato particolare a queste categorie di numeri.

I numeri pari infatti venivano considerati come illimitati e quindi come imperfetti mentre, al contrario, i numeri dispari venivano considerati come limitati ma finiti e perfetti. I pitagorici credevano quindi in una specie di contrapposizione tra numeri dispari e numeri pari che è stata ripresa anche dall’esoterismo secondo cui i numeri pari sarebbero collegati alla pace e alla donna mentre quelli dispari all’azione e all’uomo. Ma non finisce qui, secondo l’esoterismo i numeri pari avrebbero un forte legame con il sole mentre quelli dispari con la luna.

Numeri pari e numeri dispari: le superstizioni

Sarebbe un errore attribuire ai numeri dispari o pari un significato univocamente positivo o negativo. Le credenze collegate ai numeri inoltre cambiano anche da cultura a cultura e dunque non è possibile fornire delle indicazioni che siano valide in ogni caso. In Italia i numeri pari vengono spesso visti come un avvertimento di sventura. Secondo molti infatti non bisognerebbe mai tatuarsi un numero pari di tatuaggio sul corpo in quanto porterebbe sfortuna.

Tale superstizione ha radici antiche collegate al mondo dei marinai. Al tempo infatti i marinai usavano farsi tatuare al momento della partenza e dell’arrivo a destinazione e poi una terza volta dopo essere tornati a casa. Per questo un numero pari di tatuaggi all’epica avrebbe voluto dire che il marinaio non era tornato sano e salvo a casa sua. Secondo un’altra credenza italiana non bisognerebbe mai regalare un numero pari di fiori salvo che in occasione di lutti o matrimoni.

Una possibile spiegazione sarebbe la cabala secondo cui i numeri dispari avrebbero un significato positivo e quelli dispari uno negativo. Sarebbe però un errore pensare che i numeri pari portino “sfortuna”, al contrario in altre culture come in quella cinese i numeri pari sono positivi e quelli dispari sarebbero invece portatori di sventure. Insomma, secondo chi crede nella cabala e nella numerologia i numeri doppi e i numeri pari non sono uguali in quanto celano significati differenti. In molti ancora oggi credono che numeri pari e dispari siano portatori di caratteristiche ben precise che sono note ormai da secoli e che continuano a condizionarci.

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Non bisogna affezionarsi troppo alle cose, soprattutto quelle che si possono rompere. Come le finestre, ad esempio, soggette ad una serie innumerevole di possibilità di rompersi, di qualsiasi materiali siano, possono essere urtate facilmente, trovandosi all’esterno e quindi a diretto contatto con la possibilità di venire colpite da un ostacolo. Anche le intemperie e lo sbalzo termico, tra il caldo interno e il freddo esterno e viceversa in estate in caso di utilizzo del condizionatore, indeboliscono il vetro che compone le finestre e lo porta a staccarsi lentamente dagli infissi che gli stanno intorno.

Prendersi cura delle proprie finestre significa anche assicurarsi che la temperatura interna degli ambienti sia costante e quindi anche risparmiare sulle bollette. Quindi è di fondamentale importanza controllare periodicamente se ci sono degli spifferi, per intervenire al momento del bisogno.

Se ci si accorge che ci sono degli spifferi o in generale se ci sono dei danneggiamenti come scheggiature nel vetro, crepe negli infissi di legno o altro, è meglio rivolgersi subito a dei tecnici esperti che con un sopralluogo sapranno indicare se è necessario un intervento o se è solametne una situazione da tenere sotto controllo.

Materiale con cui vengono costruite le finestre

La differenza fondamentale tra le finestre è il tipo di materiale utilizzato per costruire gli infissi. I classici infissi sono di legno, perfetti per un’abitazione che ha uno stile elegante e rustico. Un altro elemento molto utilizzato negli infissi  è il PVC, utilizzato sempre di più nell’edilizia perché molto resistente sia al calore che al freddo, alla pioggia, al fuoco, in grado di isolare bene sia dagli sbalzi termici che dai rumori.

Le finistre in PVC sono perfette per chi vuole mantenere un ambiente moderno ma senza rinunciare ai propri gusti e preferenze: il PVC è infatti molto duttile e quindi si presta bene alla personalizzazione delle forme degli infissi.

L’alluminio è un materiale che si presta molto bene a stare all’esterno, perché molto resistente, robusto ma al contempo anche leggero. Come quelli in PVC, anche gli infissi in alluminio sono degli ottimi isolanti sia per quanto riguarda la temperatura che per quello che concerne l’isolamento acustico. Gli infissi in alluminio durano molto tempo e non hanno bisogno di grandi opere di manutenzione ed inoltre sono facili da pulire.

I vetri degli infissi

Oltre gli infissi, il cuore della finestra è costituito dal vetro, la parte più delicata ma anche quella che ci permette di vedere fuori di avere un contatto visivo col mondo esterno. Ad oggi, in caso di costruzione di una nuova abitazione è obbligatorio installare i doppi vetri.

Questa tipologia di vetratura permette il miglior isolamento acustico e termico, inoltre è molto più resistente agli urti dei vecchi vetri per finestre. Lo spessore di questo tipo di vetratura è di 4 mm ed è costituito da due lastre di vetro tra le quali è lasciato uno spazio che viene riempito da aria disidratata o da un gas nobile (elio, argon, kripton, xenon, radon).

Prezzi infissi

Per quanto riguarda i costi, ovviamente questi variano in base al materiale usato, alla posizione della finestra da sistemare (più è in alto e in una posizione pericolosa, più il prezzo si gonfierà) e alla metratura della stessa.

Per quanto riguarda gli infissi in PVC questi vanno dai 110 euro ai 500 al metro quadrato; per quanto riguarda quelli in legno, questi possono arrivare fino oltre 1000 euro per una finestra completa a due ante comprensivi di installazione. Infine quelli in acciaio partono dai 300 euro al metro quadrato.

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Forse non tutti avranno sentito parlare molto dell’agave. È infatti una pianta non molto nota nel nostro Paese. Eppure questa pianta succulenta, chiamata così perché contiene dei tessuti molto particolari capaci di immagazzinare acqua in grande quantità, viene spesso utilizzata per le sue proprietà benefiche. L’agave è originaria delle aree più calde dell’America. Stiamo parlando delle zone desertiche, che sono spesso il terreno ideale per la crescita di piante come questa, che hanno un fusto breve e alcune foglie dall’aspetto carnoso e dalle dimensioni ampie. Vediamo quindi di cosa si tratta nello specifico e per quali proprietà questa pianta viene spesso utilizzata.

Le proprietà benefiche dell’agave

È possibile rintracciare maggiori informazioni sull’agave sul sito http://www.edendeifiori.it/310/agave.php. Proprio per i suoi effetti, questa pianta viene spesso utilizzata sin dall’antichità nella medicina tradizionale di alcune aree del pianeta, come quelle dell’America centrale e del Messico. Tutto merito dei principi attivi la cui presenza è possibile riscontrare nei fiori e nelle foglie della pianta stessa.

L’effetto principale che viene attribuito a questa pianta è quello lassativo. L’agave risulta utile nelle condizioni di stitichezza e quando si è in presenza di blocchi intestinali. Ma non è solo questo l’unico effetto benefico della pianta in questione, che viene usata come rimedio utile per prevenire l’osteoporosi e il diabete. Tutto questo grazie alla presenza di alcuni elementi che permettono di effettuare una vera e propria azione di controllo degli zuccheri che si trovano nel sangue.

Nell’agave troviamo infatti l’inulina, che è una sostanza molto utile perché consente di tenere sotto controllo il colesterolo nel sangue, il diabete e di favorire la corretta attività del sistema immunitario.

Per quanto riguarda l’osteoporosi, dobbiamo ricordare che nell’agave sono presenti dei carboidrati che hanno la capacità di favorire l’assorbimento del calcio. Proprio per questo motivo risulta utile in caso di osteoporosi, anche per le donne che sono maggiormente a rischio di sviluppare questa malattia, oltre i 50 anni di età.

Come coltivare l’agave

Nella coltivazione dell’agave bisogna tenere in considerazione innanzitutto il terreno, che deve essere costituito da un terriccio apposito per le cactacee, aggiungendo anche della sabbia, per permettere una crescita migliore alle radici lunghe.

In molti casi si preferisce coltivare l’agave in vaso. In questo caso bisognerà procedere all’operazione di rinvaso, che deve essere effettuata ogni anno in caso di piante abbastanza grandi (nei mesi primaverili) oppure anche ogni 3 anni quando siamo in presenza di una pianta piccola.

Per il vaso da utilizzare è preferibile la terracotta, capace di garantire una condizione di temperatura e di acqua ideale e allo stesso tempo utile perché permette una stabilità maggiore grazie al peso del materiale.

È importante regolare le irrigazioni, tenendo conto che all’inizio, nei mesi primaverili, è opportuno innaffiare regolarmente. Anche se la pianta non ha bisogno di molta acqua, potrebbe essere necessario innaffiare anche nei mesi caldi dell’anno. Dal mese di settembre è possibile comunque valutare di apportare una quantità minore di acqua, riducendola gradualmente.

Per l’innaffiatura ricordiamoci che non è importante bagnare direttamente la pianta eccessivamente. Basta infatti che il terriccio sia umido per garantire uno sviluppo adeguato dell’agave. Ricordiamoci anche che è opportuno mettere altra acqua solo se il terreno è asciutto, per evitare ristagni pericolosi che potrebbero determinare un aumento del rischio di malattie causate da funghi.

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Le piastrelle coordinate meritano di essere annoverate tra le tendenze che caratterizzeranno l’arredo bagno nel corso dei prossimi mesi. Sono sempre di più le aziende del settore che progettano e hanno vita a collezioni di piastrelle basate su colori, su disegni, su finiture e su formati differenti, in grado di abbinarsi in modo impeccabile. Insomma, nel 2019 non è più tempo di limitarsi a un formato unico, ma è giunto il momento di sbizzarrirsi e di lasciare sfogare la propria creatività, con varie tipologie di rivestimenti e diverse tonalità per le piastrelle. In questo modo, lo stile del bagno diventa molto più originale e unico, di certo fuori dagli schemi.

A proposito di formati, pare giunto il momento di riconsiderare il rettangolo: le manifestazioni di settore inducono a pensare che stia per tornare in voga la posa in verticale organizzata con piastrelle allineate, mentre un ruolo di primo piano è quello che verrà attribuito alla fuga. Essa non costituisce più unicamente un bisogno, ma deve essere realizzata ad hoc in modo tale da esaltare ed apparire in netto contrasto con le tonalità cromatiche delle piastrelle. Se da un lato proseguono le sperimentazioni, sia per i formati che per le pose, dall’altro lato si assiste a un ritorno al classico, anche grazie al trend delle piastrelle in stile metropolitana francese. Per il bagno, insomma, via libera al rettangolo tradizionale nei formati standard, da 11 x 25 o da 10 x 30.

Nel caso in cui non ci si voglia accontentare delle piastrelle a rettangolo 10 x 20, nulla vieta di propendere per una versione mosaico, avendo cura di procedere a una posa non in orizzontale ma in verticale. Grazie a questo accorgimento, l’effetto che si ricava è quello di una parete di piccoli mattoni, frutto del disallineamento tra i rettangoli. Per il 2019, inoltre, sembra che le piastrelle a forma di esagono siano destinate a farsi da parte, un po’ perché destano la sensazione di già visto, un po’ perché appaiono statiche. Una valida alternativa può essere individuata nel formato a cella, vale a dire l’esagono asimmetrico, che si contraddistingue per piastrelle dalle sfumature differenti.

Da non dimenticare, ancora, i decori in rilievo, con la texture 3D per le piastrelle di ceramica e di gres che consente di ottenere soluzioni perfino sorprendenti. Si pensi, per esempio, agli effetti che si ottengono su rivestimenti bianchi, a prescindere dal fatto che essi siano opachi o lucidi: di certo l’arredamento complessivo ne guadagna in termini di dinamismo, ma gli stessi risultati meritano di essere messi alla prova anche con delle lastre effetto marmo. La parola d’ordine, dunque, è movimentare, anche se questo non vuol dire per forza esagerare o sconfinare negli eccessi. Ecco perché quando si decide di puntare su collezioni spigolose o magari innovative è sempre preferibile equilibrarle con delle linee rassicuranti e morbide.

Per quel che riguarda la scelta dei materiali, l’anno che è appena iniziato non sarà quello del legno, mentre un successo molto più consistente verrà riscontrato dal marmo. Gli esperti sono concordi nel puntare l’attenzione sulla matericità del prodotto, mettendo da parte il minimalismo a favore di forme decorate. Via libera anche alle pietre artificiali, con lastre che si dimostrano facili da pulire e che, proprio per questo motivo, richiedono una manutenzione contenuta. Non solo: materiali di questo genere hanno anche il pregio di resistere all’usura nel corso del tempo e affiancano a una longevità eccellente proprietà antibatteriche che si rivelano perfette per i bambini.

Grazie all’arredo bagno Sorelle Chiesa, è possibile mettere in pratica molte delle idee appena viste, approfittando di un catalogo di soluzioni ricco ed eterogeneo che asseconda le caratteristiche degli appartamenti più diversi.

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All’interno del nostro soggiorno ciò che è di rilevante importanza risiede nella scelta di un divano o  una poltrona. Nonostante ogni modello sembra simile ad un altro, in realtà ci sono delle belle e mette differenze che rappresentano il segreto per imparare a scegliere correttamente quale sia quello che fa al caso nostro.

In genere, che sia una poltrona o un divano, in ambedue i casi il soggiorno è da questi due elementi regnato, motivo per cui ci vogliono i giusti canoni conoscitivi per fare la scelta che ci piace e che si addice all’ambiente che abbiamo creato a monte nella zona living. Estetica, comodità, forme materiali: insomma sono vari i requisiti di una poltrona affinché l’ acquisto sia perfetto.

Scegliere un poltrona perfetta: tutta questione di comodità

Scegliere una poltrona perfetta vuol dire basarsi su due aspetti fondamentali. Ma il primo in assoluto è sicuramente la comodità (il secondo è lo stile, ma vedremo più avanti). Ci sono molti modelli innovativi dal design classico che possono fare al caso nostro. Tuttavia, per chi è rimasto ancorato alla tradizione andranno bene anche modelli evergreen dalla bellezza intramontabile. Comunque sia sono tutti modelli comodi pratici e ideale per una zona living.

Grazie a determinati tipi di modelli, è possibile ricreare delle zone all’interno del soggiorno per i nostri momenti di relax e riposo, magari leggendo, o anche per la siesta pomeridiana. Le poltrone permettono non solo di richiamare la personalità e lo stile che abbiamo in casa, ma hanno una funzionalità pratica mista a consistenza e forma, tanto che riescono ad intrufolarsi (se lo spazio lo consente) bene all’interno anche di altre stanze: camere sa letto, ufficio ne sono un esempio.

Tutti questi elementi accessori si devono racchiudere in un’unica grande macro area: la comodità. Il che vuol dire scegliere una poltrona che si adatti ad altezza, a peso, a postura e così via.

Il relax per scegliere una poltrona perfetta: differenze con il divano

Che cosa vuol dire per noi relax? C’è chi intende distendere le gambe, c’è chi intende distendere la schiena. Insomma ognuno predilige una posizione piuttosto che un’altra e questo vuol dire scegliere una poltrona che in un certo senso assecondi le nostre esigenze pratiche. Quindi mentre qualcuno si orienta su modelli di poltrone che consentono di allungare le gambe, altri invece scelgono quelli con schienale reclinabile.

Volendo poi si possono trovare anche modelli che hanno incluse entrambe le funzioni: la differenza con il divano è lampante. Se con quest’ultimo infatti ci si stende comodamente per dormire, la poltrona ha un modo di concepire il riposo completamente differente. Infatti in un simile caso, ci si rilassa, magari momentaneamente, per qualche minuto in tranquillità e calma prima di tornare al solito ritmo quotidiano.

Quanto la tecnologia aiuta a scegliere una poltrona perfetta

Ovviamente come in tante cose, anche nel mondo di divani e poltrone la tecnologia ha fatto il suo ingresso, portando sul mercato modelli innovativi, che non solo sono economicamente accessibili ma che hanno un aspetto davvero di design. Se siamo alla ricerca di modelli all’avanguardia e convenienti si potrebbe visitare qualche sito, come quello di Shop online Arredamento Pari.

E così si potrà scegliere un modello di poltrona massaggiante, oggi molto in voga nei soggiorni degli italiani, che servendosi di alcuni marchingegni interni coccolano chi si siede e vuole rilassarsi. In molte munite addirittura di telecomando, sono dotate di diverse entità di massaggi come movimento rotatorio, velocità vibrazione e quant’altro.

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Le ore che trascorriamo davanti al PC ci spingono ad archiviare molte delle nostre cose in cartelle apposite, che siano esse video, immagini o documenti. Vero è che per quanto il PC possa essere una scheggia e una certezza, qualche file per strada potrebbe andar perso, creandoci non pochi problemi se abbiamo necessariamente bisogno di quel determinato file.

Per questo motivo sono sorti molti software e molte applicazioni da installare direttamente sul PC per recuperare tutti quei dati dall’hard disk che credevamo fossero andati perduti per sempre. Anzi oggi è possibile avviare il recupero di file non soltanto da PC ma anche da Tablet, Smartphone schede di memoria e hard disk esterni.

La semplicità di recuperare file cancellati

La fase che porta a recuperare file cancellati non ha nulla di difficile anche se si appresta ad essere molto delicata perché potrebbero essere portati a galla documenti che invece non vorremo ripristinare. Per ottenere la massima efficacia nel ripristino dei dati desiderati occorre dunque un software molto prestante, e se smanettiamo qua e là sul web, vedremo che tra le applicazioni professionali è spesso suggerito EaseUS Data Recovery Wizard, che non solo è semplice da usare ma consente anche di raggiungere i risultati sperati in pochissimo tempo.

Ovviamente, affinché possa essere recuperato quel determinato file che cerchiamo dobbiamo sperare che ci siano di base specifiche condizioni e situazioni. Il ripristino può infatti avvenire laddove non sia avvenuta la sovra iscrizione dei dati sui altri dati. Se è passato troppo tempo e la memoria si è accavallata di dati, potrebbe risultare più complicato recuperare il file che cerchiamo.

I software per recuperare file cancellati

Non sono certo pochi i software reperibili sul web che mettono a disposizione il servizio di recupero file. Ognuno diverso nelle sue caratteristiche, tra quelli più professionali si trova EaseUS Data Recovery Wizard che esiste sia nella versione gratuita che in quella premium. Il servizio messo a disposizione degli utenti è pratico e veloce, analizza per filo e per segno la memoria del dispositivo interessato e ha una percentuale di raggiungimento dell’obiettivo quasi del 100%

Accanto ai software si trovano poi delle guide che aiutano i meno esperti ad utilizzare le applicazioni nel recupero, completamente gratuito, di tutti quei file che abbiamo accidentalmente eliminato o che più semplicemente ci ritornano utili a distanza di tempo.

Seguire passo dopo passo i consigli per recuperare file cancellati

È importante, comunque, tenere a mente che ogni guida consultabile per ripristinare i file eliminati, si adatta sommariamente a quasi tutti i sistemi operativi, motivo per cui sono aggiornate passo dopo passo in base alle novità introdotte sul device che ci interessa.

Ormai il recupero può avvenire anche su dispositivi mobili, e la straordinarietà di un software come EaseUS Data Recovery Wizard risiede nel fatto che può essere utilizzato pure per recuperare foto, musica o video andati perduti sul nostro cellulare sia esso Android o IOS.

Recuperare file cancellati è una procedura che necessita veramente di pochi semplici passi, ma che vanno seguiti tutti attentamente nel dettaglio onde evitare di non riuscire nel nostro intento.

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Quando si pensa a quale tipologia di parquet scegliere per arredare la propria casa, spesso si fa attenzione al colore, al legno o all’abbinamento con l’arredamento, ma solo dopo si pensa anche alla spesa da fare per l’acquisto. La domanda da porsi, proprio prima della scelta definitiva, è allora una: quanto costa il parquet? E, soprattutto, da cosa dipende il prezzo dei pavimenti in legno?

Per scegliere il parquet perfetto per le vostre esigenze è importante anche che conosciate da cosa dipende il costo del rivestimento che state scegliendo. Per questo motivo vi spieghiamo quali sono i fattori che ne influenzano il prezzo, così da aiutarvi a scegliere quello più giusto per le vostre tasche.

Il prezzo del parquet: tutti i fattori che lo influenzano

Come è abbastanza ovvio, il prezzo del parquet varia a seconda della qualità del legno, della lavorazione e poi ancora delle operazioni di finitura. Questo significa che non tutti i pavimenti in legno hanno lo stesso costo, il che può influenzare non poco la vostra scelta. Ma da cosa dipende davvero il costo del parquet?

  • Provenienza e lavorazione del legno: buona parte delle essenze sono di provenienza europea, americana o africana. Questo significa che più lontano è il luogo di origine del legno e maggiore è il suo costo, a cui poi va aggiunto anche il prezzo delle operazioni di trasporto e manodopera. In ogni caso, c’è da considerare che la provenienza spesso è indicativa della qualità del legno, un elemento che incide non poco sul costo finale.
  • Tipologia di essenza: come già detto, ogni essenza ha il proprio prezzo, strettamente correlato alle proprietà intrinseche del legno. La capacità di resistenza, l’impermeabilità e la prelibatezza estetica comportano inevitabilmente un aumento del costo del pavimento stesso.
  • Qualità e quantità del legno nobile in un parquet multistrato: quando si pensa ad un rivestimento multistrato, non si deve sottovalutare il fatto che la presenza del legno nobile in una determinata quantità possa influenzare il costo finale del parquet. Più lo strato è spesso, maggiore è il prezzo.
  • Dimensione delle tavole: un ulteriore elemento che influenza il costo. Maggiore è la dimensione dei listoni e più costose sarà il parquet.
  • Finitura: al termine della messa in posa, spesso a carico della stessa casa di produzione, le operazioni di finitura sono quelle che vanno ad incidere sul costo del vostro pavimento. Sbiancatura, anticatura e spazzolatura sono tutti interventi che hanno un loro peso economico e che tendono ad innalzare il prezzo del parquet stesso.

Quanto costa il parquet su misura?

Se è vero che il costo finale di un pavimento in legno dipende da un’infinità di fattori legati alla sua produzione e messa in opera, cosa dire invece di un parquet su misura? Ha un costo maggiorato perché risponde a determinate richieste del cliente? Oppure riesce a tenere il passo con la concorrenza?

La risposta è piuttosto semplice. Se provate ad acquistare un parquet su misura su www.parquetsartoriale.com, vi renderete conto che non c’è particolare differenza tra il prezzo di un qualunque parquet prefinito e quello su misura.
Ammesso che questo dipenda dalla filosofia dell’azienda, che sta cercando di proporre ai clienti un materiale di qualità a costi non proibitivi, c’è comunque da dire che la spesa finale, oggi, oscilla tra i 50 ed i 75 Euro al metro quadro. Un costo più che apprezzabile, soprattutto se si tiene conto che questa particolare tipologia di parquet riesce davvero a soddisfare a pieno qualunque esigenza o richiesta del cliente stesso.

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