E’ scomparso a soli 41 anni gettando nello sconforto un’intera comunità. E’ morto Alfredo Bianchi, un volto molto conosciuto da gran parte dei verbanesi, deceduto sabato 15 settembre dopo 48 ore di coma all’ospedale di Verbania; Alfredo, che viveva nella frazione Someraro di Stresa con la sua famiglia, era un operaio, addetto alla raccolta del cartone nel centro storico di diversi comuni.
Un collega instancabile e disponibile
Assunto da ConSerVco come disabile era considerato dai colleghi una persona infaticabile e sempre disponibile: purtroppo durante il pranzo, il giovedì antecedente la sua morte, si è sentito male dopo che è un boccone gli è andato di traverso. Diverse persone lo hanno soccorso dopo che si è accasciato a terra, impossibilitato a respirare e per tutti quella che doveva essere una normale pausa pranzo come tante altre si è trasformata in un incubo.
Boccone di traverso, poi il coma
I colleghi di Alfredo hanno immediatamente allertato i soccorsi e sul posto è giunta un’ambulanza del 118: tempestivamente sono state effettuate tutte le possibili manovre di rianimazione ma il troppo tempo trascorso senza ossigeno al cervello ha provocato gravi danni e, sabato mattina, il cuore del giovane ed infaticabile operaio ha smesso di battere. La famiglia ha dato l’approvazione per l’espianto degli organi, prima del funerale nella chiesa parrocchiale di Someraro. Lascia la madre Silvia e tre sorelle, Caterina, Valeria e Roberta. I residenti dei comuni del Verbano Cusio Ossola che conoscevano Alfredo sono terribilmente addolorati.