Categoria: Attualità

Freddo e pericoli: bisogna essere pronti a tutelarsi ed a proteggersi, specialmente per quel che riguarda le conseguenze del freddo intenso per alcune categorie di persone

L’ondata di gelo che attraverserà l’Italia e che nei prossimi giorni potrebbe diventare ancora più intenso a causa del ciclone siberiano Burian, potrebbe provocare forti disagi in molti settori, a partire da quello dei trasporti e soprattutto dei treni, che saranno sottoposti a maggiori controlli a causa del possibile ghiaccio sui sistemi di alimentazione elettrica e sui cavi.

Freddo e pericoliOggi si parla molto di freddo intenso e di precipitazioni, ma è molto importante anche pensare ad un altro aspetto, che è quello legato alla salute: è infatti del tutto possibile che le ondate di freddo e di neve possano risvegliare le sindromi influenzali, con un notevole incremento delle patologie. Per questo motivo, è bene essere pronti e consapevoli a difendersi in maniera intelligente dal freddo, soprattutto per quel che riguarda le persone più vulnerabili, come ad esempio chi soffre di cardiopatie, i diabetici, coloro che soffrono di patologie croniche all’apparato respiratorio, gli anziani e i bambini.

Il Ministero della Salute ha, per questo motivo, diramato una serie di consigli per aiutare le persone in difficoltà a proteggersi dalle conseguenze del freddo gelido di questi giorni: massima attenzione soprattutto alle categorie di persone citate.

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Strage Florida: chi è Nikolas Cruz, perché ha ucciso tutte quelle persone nel liceo da cui era stato espulso

Strage FloridaSi parla ancora molto della strage che si è verificata in  Florida, ad opera del giovane Nikolas Cruz che ha ucciso ben 17 persone, ferendone molte altre, nel liceo dal quale era stato espulso lo scorso anno. Ma chi è Nikolas e perché avrebbe fatto questo folle gesto?

Secondo i racconti di alcuni vicini di casa, Nikolas Cruz – che era stato espulso dalla Marjory Stoneman Douglas High School lo scorso anno – aveva sempre avuto un carattere molto problematico, tanto che la sua madre adottiva Lynda – deceduta a novembre – avrebbe più volte chiamato la polizia a casa per fare in modo che il giovane comprendesse gli errori dei suoi comportamenti, spesso anche violenti. Da bambino, Nikolas era stato tra l’altro condotto in una scuola per bambini con problemi comportamentali, ma non era mai riuscito a trovare degli amici ed era stato sempre malmenato e preso in giro. Un bambino iperattivo, che si è infine trasformato in un giovane dal carattere difficile ed anche molto irruento: spesso, secondo gli stessi racconti dei vicini, Nikolas rompeva gli oggetti e nei suoi momenti di ira colpiva la sua stessa testa contro il muro e si copriva le orecchie.

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Dinamica strage Florida: in che modo è stato arrestato il giovane che ha ucciso ben 17 persone

Dinamica strage FloridaMolti studenti e docenti sono riusciti a salvarsi barricandosi nelle loro aule, e nascondendosi sotto i banchi. Ma molti altri non ce l’hanno fatta: un docente è stato ucciso mentre tentava di coprire col suo corpo alcuni studenti, e molti altri ragazzi hanno visto con i loro occhi morire i loro compagni.

Finiti gli spari, il ragazzo ha lasciato a terra il fucile e si è dissolto tra la folla, ma per fortuna è stato arrestato circa un’ora dopo. Nicolas, infatti, si era diretto in un fast food in cui, senza alcun rimorso, ha acquistato una  bevanda. Poi, ha iniziato a passeggiare per strada, come se nulla fosse, fino a quando, alle ore 15.41, è stato arrestato dalle forze di polizia e, dopo esser stato condotto in ospedale per alcuni primi accertamenti – era stato infatti ferito leggermente – è stato trascinato in prigione.

In videoconferenza con il giudice, avrebbe risposto di essere consapevole delle sue azioni nel liceo, ed avrebbe ammesso, quindi, di essere l’autore della strage. Attualmente, Nikolas – che non aveva precedenti penali ma era considerato un ragazzo molto problematico e comunque era noto già alle forze di polizia – si trova in prigione con 17 accuse per gli omicidi effettuati.

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Omicidio in Florida: è ancora vivo il ricordo degli studenti e delle famiglie delle vittime, di quanto accaduto qualche giorno fa ad opera del diciannovenne Nikolas Cruz

Omicidio in FloridaSono passati pochi giorni dalla strage che si è verificata in un liceo della Florida, ed ovviamente gli animi degli studenti, dei docenti e delle famiglie delle vittime sono ancora molto scossi da quanto accaduto. Un ragazzo di 19 anni, già noto alla scuola per le sue eccessive esternazioni di violenza – era stato tra l’altro anche espulso dallo stesso liceo per aver usato violenza contro il fidanzato della sua ex – aveva infatti raggiunto il liceo alle ore 14.19, poco prima che suonasse la campanella.

Qui, il diciannovenne, di nome Nicolas Cruz – che secondo molte persone avrebbe un passato molto difficile alle spalle – si sarebbe nascosto tra gli studenti, avrebbe raggiunto il corridoio della scuola, ed avrebbe aperto subito il fuoco contro tutte le persone che incrociava sul suo percorso. Circa novecento, in media, le persone che tutti i giorni popolano l’edificio, tra studenti, insegnanti, ed altro personale: qui, udendo gli spari, subito si è capito che stava accadendo qualcosa di molto grave ed inizialmente si sarebbe anche pensato ad un attentato. Un pensiero che si è subito dissolto quando alcuni ragazzi hanno riconosciuto il volto di Cruz, il quale ha continuato a sparare all’impazzata, consapevole e orgoglioso del sangue che stava provocando.

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Sparatoria in Florida: un ragazzo di 19 anni ha aperto il fuoco contro studenti e docenti, uccidendo ben 17 persone

Sparatoria in FloridaÈ stato finalmente arrestato il ragazzo di diciannove anni che, nel pomeriggio di ieri – alle 20.30 ora italiana – ha impugnato il suo fucile, si è diretto verso il liceo della Florida da cui era stato escluso, ed ha aperto il fuoco, uccidendo ben 17 persone e ferendone molte altre. Sono state ore di grande paura per i ragazzi che erano all’interno della scuola e per i docenti, i quali si sono rinchiusi tutti insieme nelle aule, barricandosi secondo quanto era stato consigliato dalle forze dell’ordine.

Nonostante questo, il killer è riuscito a uccidere comunque ben 17 persone: il tutto è accaduto all’interno ed all’esterno del Liceo di Parkland, in Florida. Il ragazzo, che secondo i docenti era mentalmente disturbato, era fortemente ossessionato alla sua x fidanzata ed era stato espulso dalla scuola proprio in seguito ad una lite accesa con l’attuale fidanzato della ragazza. Tra l’altro, in passato aveva anche stalkerizzato la ragazza con la quale aveva mostrato anche diversi momenti di violenza.

Oltre alla morte di 17 persone – pare evidente il nome di una docente che avrebbe riparato con il suo corpo alcuni studenti – sono state anche ferite decine di persone nella sparatoria.

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Bimbo cade sui binari, e un ragazzo di 18 anni lo salva: Lorenzo Pianazza non vuole essere chiamato eroe

Bimbo cade sui binariDovrà ringraziare a vita il suo salvatore, il piccolo Mohamed, il bambino che, questa mattina, si trovava alla stazione della metro con la mamma quando, all’improvviso, ha lasciato la sua mano ed è corso verso la banchina della metropolitana lanciandosi sui binari della linea 3. Lorenzo Pianazza, di soli 18 anni, stava camminando verso la banchina quando si è accorto del gesto del bambino: senza pensarci due volte, il ragazzo è corso verso i binari, ha lanciato a terra il suo zainetto – temendo che potesse rappresentare per lui un  problema durante l’operazione di salvataggio – ed è sceso sui binari. Ha preso in braccio il bambino e l’ha restituito alla mamma, che in quel momento guardava scioccata l’evolversi degli eventi, come uno spettatore immobile ed impotente.

Un gesto eroico, quello di Lorenzo, che non poteva sapere che Claudia Castellano, che si trovava nella cabina di controllo di Atm e che ha visto tutta la scena, bloccando il passaggio della metro che stava per arrivare. Il bimbo di due anni è mezzo è salvo, grazie ad un giovane coraggioso che, però, ha affermato di non voler essere chiamato eroe.

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Criceto non può volare, così la proprietaria dell’animaletto lo getta nello scarico del WC. Adesso compagnia aerea e ragazza sotto accusa

Criceto non può volareBelen Aldeconsea è una ragazza di 21 anni, protagonista di una storia atroce e dai tratti davvero molto brutti, che oseremmo definire una vera e propria tragedia per gli amanti degli animali e non solo: questa ragazza, qualche giorno fa, si era recata in aeroporto a Miami per il volo che lei stessa aveva prenotato con la compagnia aerea Spirit Airlines.

Al momento della prenotazione del volo, la ragazza aveva informato la compagnia aerea che avrebbe portato con sé in cabina il suo criceto: nessun problema, inizialmente, da parte della compagnia che aveva confermato il suo ok ad accettare l’animale in volo. Ma al momento del check in, la ragazza ha ricevuto la triste notizia: il suo animaletto non poteva viaggiare con lei perché non ammesso dalla politica di viaggio della compagnia. A quel punto, la ragazza avrebbe cercato un’altra soluzione, ed alla fine, secondo quanto dichiarato da lei stessa, la compagnia le avrebbe consigliato di gettare l’animaletto nello scarico del WC.

In preda all’ansia ed al panico, Belen ha quindi abbandonato il suo Pebbles  nella toilette. Adesso, la compagnia aerea è sotto accusa, ma nega di aver detto alla ragazza di gettare l’animaletto. In ogni caso, sui social e sul web non mancano le polemiche, anche nei confronti della stessa giovane.

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Rimozione Vagoni Milano: oggi i primi interventi di rimozione dei vagoni del treno deragliato alla stazione di Pioltello lo scorso 25 gennaio

Rimozione vagoni MilanoÈ stato intrapreso ieri, in mattinata, l’intervento di rimozione dei vagoni deragliati nei pressi della stazione di Pioltello, a Milano: un intervento chiaramente delicato, e che riporta alla mente il triste momento di quella mattina del 25 gennaio in cui il treno deragliava dai binari, provocando il ferimento di ben 46 persone e, quel che è ancora peggio, la morte di altre 3, tutte di sesso femminile.

E mentre l’inchiesta per determinare la colpa di chi potrebbe aver involontariamente provocato una tragedia evitabile, ecco che sono iniziati nella tarda mattinata di ieri, lunedì 5 febbraio, i lavori per rimuovere quei vagoni del treno regionale di cui in  molti oggi hanno un cattivo ricordo. Le operazioni si sono svolte davanti al controllo dei tecnici delle Ferrovie e della Polfer, che insieme ai consulenti della Procura ha vigilato con attenzione sui primi momenti della rimozione.

Secondo le prime stime, si procederà fino alla fine della settimana ed è del tutto possibile che i vagoni saranno del tutto eliminati non prima di venerdì. Solo nella prossima settimana, quindi, i treni riprenderanno la loro normale circolazione ferroviaria.

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