Categoria: Economia

Dati Istat su occupazione e lavoro: preoccupa la situazione lavorativa giovanile. Occupati solo se over 50

I dati Istat su occupazione e lavoro, specialmente per quel che riguarda l’occupazione giovanile, parlano di una nuova situazione di inattività che riguarda, senza alcun dubbio, soprattutto i più giovani: cresce quindi l’esercito degli inattivi, ovvero coloro che non sono né alla ricerca di un lavoro, né studiano, né lavorano. Rimane invece stabile il tasso di disoccupazione, che riguarda tutti quegli individui che, non avendo un impiego, sono in cerca di una nuova attività.

Dati Istat su occupazione e lavoroÈ quanto emerge dalle ultime rilevazioni effettuate dall’Istituto di Statistica che ha analizzato e fotografato la situazione lavorativa italiana negli ultimi mesi: secondo i dati rilevati, l’unico dato positivo e meno preoccupante è quello che riguarda gli occupati over 50, che sono decisamente in crescita rispetto agli standard (una crescita di circa 30mila unità). Tra i giovani, invece, una situazione di pareggio tra i nuovi occupati e gli inattivi, che fa raggiungere saldo 0 per quel che riguarda le nuove occupazioni.

Il dato è molto indicativo: infatti, sono soprattutto i giovani – coloro che dovrebbero avere, al contrario, buone possibilità di occupazione – coloro che rimangono più facilmente senza lavoro, a fronte, invece, di una situazione decisamente più positiva per gli ultracinquantenni, forse in qualche modo spiegata anche dall’aumento dell’età pensionabile.

 

Read Full Article

Importanti novità sono in arrivo per tutti gli investitori, gli operatori finanziari e i broker impegnati nel settore del trading online.

Il 2017 appena cominciato si prospetta infatti essere un anno di fondamentali cambiamenti sul piano legislativo, modifiche all’assetto stesso del trading in Rete che mischieranno parecchio le carte in tavola. È bene quindi capire cosa sta realmente cambiando e cosa accadrà nei prossimi mesi.

La prima grossa novità riguarda i bonus offerti dai broker online. A partire dal mese di marzo tutte le piattaforme per il trading online dovranno adottare nuove regole relative ai bonus e alle promozioni, soprattutto per quanto riguarda quelli offerti periodicamente, che verranno aboliti.

norme legislative per il tradingChi non si adeguerà rischierà di avere problemi con il rilascio dell’autorizzazione per operare da parte degli organismi di tutela internazionali e nazionali (come ad esempio la Consob per quanto riguarda l’Italia).

Un’altra modifica è quella relativa alla leva finanziaria, lo strumento con il quale si possono moltiplicare i guadagni acquistando o vendendo un prodotto finanziario per un ammontare superiore al capitale posseduto.

Con il nuovo regolamento sul trading online, la leva finanziaria sulle operazioni di investimento dovrà rispettare un limite massimo. Su Tradingonline.me potete leggere tutte le variazioni che i broker hanno apportato in seguito a queste novità.

Queste le due novità più importanti, in aggiunta alle quali sarà ovviamente confermata la normativa precedentemente utilizzata per delineare i requisiti che una piattaforma deve avere per ottenere la licenza.

Ci riferiamo in particolare del deposito minimo, che deve essere nella media dei broker sul mercato; della possibilità di poter aprire gratuitamente un conto demo per partecipare a operazioni di Borsa simulate con soldi virtuali; del garantire agli utenti massima chiarezza in riferimento alle condizioni applicate su deposito e prelievi quando si va ad aprire un nuovo conto di trading online sulla piattaforma.

Ogni cosa sarà controllata tramite misure di sorveglianza più rigide. Anche questo è infatti incluso nelle novità del 2017, anno che vedrà un aumento sostanziale dei controlli in riferimento all’operato dei broker che operano nel settore e che dovranno offrire più garanzie andando a rispettare tutti i requisiti richiesti.

Parecchie modifiche importanti quindi, che certamente non andranno a stravolgere il mondo del trading online, tanto meno il funzionamento dei broker, ma che sembrerebbero piuttosto essere indirizzati in ottica utente, per garantire sempre maggior sicurezza e soprattutto consapevolezza in termini di informazione. Una necessità sentita più che mai, dato che il trading online è cresciuto enormemente negli interesse degli utenti della Rete.

Read Full Article

Importanti novità a livello normativo sono in arrivo per tutti coloro che negli ultimi anni hanno richiesto e ottenuto un prestito con cessione del quinto.

Cercare i migliori prestiti personali non è mai un’impresa facile, ma la cessione del quinto pare aver soddisfatto non poco le aspettative di migliaia di persone, soprattutto pensionati, che sfruttando tale formula hanno potuto ottenere finanziamenti davvero facile da gestire.

Dallo scorso gennaio però sono state introdotte nuove regole e alcune modifiche, in realtà quasi impercettibili per i richiedenti, ma molto importanti per gli istituti di credito che erogano simili prestiti. Vediamo quindi cosa è cambiato nelle ultime settimane.

Lo scorso mese, l’Inps ha realizzato uno schema di convenzione per disciplinare l’estinzione del quinto e anche il prelievo gravoso mensile legato agli oneri di rimborso della rata mensile della cessione del quinto ai pensionati.

cessione del quintoIl nuovo regolamento, che riguarderà un gran numero di pensionati ed ex dipendenti italiani che hanno chiesto forme di finanziamento che richiedono una cessione del quinto sulla loro pensione, è stato trasmesso dall’ente previdenziale attraverso la nota numero 97, che segue la determinazione del presidente della Repubblica numero 43 Del 30 marzo 2016.

Con questa nota l’Inps ha esortato tutti istituti bancari e gli intermediari finanziari ad aggiornare i parametri per il costo dovuto ai rimborsi onerosi. Va inoltre ricordato che questo nuovo schema aggiornato dall’Inps è uguale anche per gli enti che lavorano con accreditamento convenzionato.

L’Inps ha poi previsto anche di provvedere in in modo autonomo a detrarre mese per mese gli oneri relativi alle spese di versamento. Secondo il nuovo meccanismo di rateizzazione, tutti gli oneri legati alle rate della cessione del quinto saranno quantificate in base alla stessa cessione e detratti all’istituto di credito o finanziaria che ha operato il finanziamento con questa formula.

A margine dell’importante documento, l’ente previdenziale nazionale ha infine specificato che a partire dal mese di gennaio 2017 è entrata in funzione anche una nuova piattaforma informatica volta ad implementare le procedure effettuate attraverso la stessa. L’ente di previdenza sociale ha tenuto a specificare che in caso di errori verificati a causa del nuovo calcolo mensile tutti i flussi di pagamento relativi ad essi verranno regolarizzati entro il mese successivo.

Tale attività sarà introdotta a beneficio di nuovi oneri, infatti quelli dovuti fino al 2016 saranno rimborsati con le finalità e i mezzi utilizzati fino ad oggi.

Read Full Article

In una fase economico-finanziaria come quella che stiamo vivendo, investire nel mercato delle valute riuscendo a sfruttare ogni più piccola occasione per vedere accresciuto il proprio capitale, diventa sempre più fondamentale.

I movimenti improvvisi che caratterizzano il forex sono diventati ancora più rapidi e destabilizzanti per l’attività dei trader di nuova generazione, ma non per questo ci si scoraggia e si abbandona il mercato. Esistono del resto strategie perfette per muoversi in un contesto così liquido e per utilizzare al massimo ogni singolo minuto all’interno del forex.

trading nel forexLo stile perfetto per attuare qualcosa di simile è sicuramente il cosiddetto “intraday”, una tipologia di trading perfetta per aprire e chiudere rapidamente posizioni per tutta la giornata, ottenendo rendimenti modesti, ma numerosi, per ogni operazione.

Ma qual è la strategia forex intraday più di successo degli ultimi mesi e più utile per affrontare il mercato in questo 2017 così turbolento? In realtà non ce n’è una sola. Vediamo quali sono.

Una molto utilizzata è quella basata sui “pivot points”, degli speciali perni che indicano i livelli di supporto e resistenza più importanti. Se l’andamento del prezzo si trova al di sopra del perno, allora avremo un segnale rialzista; se invece l’andamento del prezzo si trova al di sotto del perno, allora avremo un segnale ribassista.

Un’altra tecnica molto utilizzata per il trading intraday è quella dello “scalping”, molto utilizzata nel forex. Il trader punta ad aprire molte operazioni ogni giorno, puntando a guadagnare tramite piccoli movimenti del prezzo (quindi pochi pips per ogni movimento). Trader che fanno scalping arrivano ad aprire e chiudere anche oltre il centinaio di operazioni al giorno.

Altra tecnica molto apprezzata per l’intraday all’interno del forex è quella del “breakout”, utilizzata per investire in una fase di mercato laterale e più precisamente verso la fine di tale fase. Tutte le fasi di mercato laterale sono destinate a terminare prima o poi, dando inizio così ad un trend rialzista oppure ad un trend ribassista.

La tecnica del breakout si basa proprio su questo concetto: individuare le zone di contrazione dei prezzi per sfruttarle a proprio vantaggio.

Un ottimo indicatore che può aiutarci, sono le Bande di Bollinger, che servono proprio a valutare la volatilità di un determinato asset: quando le bande si espandono, è segnale di alta volatilità; quando invece si contraggono, è segnale di bassa volatilità e quindi di contrazione dei prezzi.

Read Full Article

Un inizio di settimana davvero difficile per tutte le Borse europee e, in particolare, per Piazza Affari, affossata dall’aumento di capitale da 13 miliardi di Unicredit e da un spread che, dopo due anni precisi, torna a impensierire l’Italia.

Il differenziale tra Btp decennali e i Bund tedeschi è infatti salito nei giorni scorsi fino a 201 punti, raggiungendo livelli raggiunti solo nel febbraio 2014, con il tasso sul decennale al 2,35%. A spingere al rialzo i rendimenti sui nostri Btp sono soprattutto le paure dovute alla stabilità o meno del governo e la prospettiva non troppo remota del voto anticipato, oltre al contrasto ancora in corso con l’Europa sui conti pubblici, dopo che Bruxelles ha lasciato intravedere all’orizzonte la possibilità di una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per via dell’eccessivo debito.

aumento di capitale unicreditA risentire di tutto ciò è ovviamente Piazza Affari, che ha subito un durissimo colpo proprio il giorno del maxi-aumento di capitale di unicredit, il più grande della storia della Borsa italiana. A Milano l’indice Ftse Mib ha perso il 2,21%, con il titolo Unicredit che ha perso il 6,86%. Discorso simile per Banco Bpm e Bper, che hanno fatto registrare perdite intorno al 6%.

La stessa giornata è stata invece abbastanza positiva per Telecom, con il titolo che è riuscito a scamparla chiudendo a +1,41%, grazie sopratutto alla presentazione di venerdì 3 dei risultati 2016 e la conference call di Tim su conti e piano industriale.

Tra i titoli migliori di questo inizio di settimana anche Saipem, premiata con la promozione del proprio rating da parte degli analisti della Jefferies. Altre notizie le potete trovare su InvestireInBorsa.me dove potete leggere gli ultimi aggiornamenti.

Non mancano inoltre ripercussioni per questi movimenti interni a Piazza Affari anche sulle altre Borse europee. Londra ha chiuso le contrattazioni della giornata nera di lunedì 6 a -0,22%, Parigi a -0,98%. Seduta negativa anche per Francoforte (-1,22%), nonostante l’importante passo in avanti degli ordinativi industriali tedeschi, cresciuti a dicembre del 5,2%, in netto rialzo rispetto al +0,7% atteso, e in netta ripresa dopo il -3,6% di novembre.

A smuovere le scelte sui mercati anche le parole di Mario Draghi, che al Parlamento europeo ha sottolineato come l’Eurozona abbia ancora bisogno del sostegno della Banca Centrale Europea. Intanto, dopo una settimana di crescita quasi ininterrotta, l’euro comincia a perdere terreno nei confronti del dollaro: la moneta unica europea viene scambiata a 1,0732 dollari, in calo rispetto alla quotazione di 1,0790 fatta registrare la scorsa settimana.

Read Full Article

Campagna promozionale Unieuro: ritornano i grandi sconti su elettrodomestici e dispositivi elettronici, ma anche interessanti opportunità di risparmio

Parte oggi – ed è prevista fino al 28 febbraio 2017 – la nuova iniziativa promozionale di Unieuro che consente un notevole risparmio sull’acquisto di prodotti di categoria elettronica a prezzi decisamente competitivi: occhio attento, quindi, ai volantini della grande catena di distribuzione in ambito elettronico, in cui sarà possibile effettuare acquisti molto interessanti e spendere molto di meno rispetto a quanto preventivato.

Campagna promozionale UnieuroAll’interno di questo nuovo volantino che andrà a coprire i negozi Unieuro in tutta Italia per i giorni dal 10 al 28 febbraio, si potranno quindi acquistare diversi dispositivi, come ad esempio TV, smartphone, ed altri prodotti di elettronica e/o elettrodomestici, esclusi solo servizi, ricariche telefoniche o iPhone, secondo quanto previsto all’interno del regolamento.

Ma c’è di più: si potrà infatti ottenere un più congruo e adeguato risparmio, acquistando prodotti per 100 euro ed ottenendo 20 euro di buoni sconto che serviranno per gli acquisti successivi. Se, quindi, bisogna fare qualche acquisto più o meno importante – come un nuovo televisore di Ultra HD, oppure un top di gamma SAMSUNG, o ancora un nuovo smartphone tra quelli in offerta e non solo, oppure un notebook o un piccolo elettrodomestico per la casa – questo è esattamente il momento giusto: per risparmiare sull’acquisto immediato, ma anche sui prossimi acquisti.

 

Read Full Article

Licenziamento statali. Previste nuove norme da rispettare: niente più sconti per i furbetti del cartellino, coloro che si assentano dal posto di lavoro in maniera ingiustificata

Chi si assenta dal luogo di lavoro in orario di ufficio – sfruttando la benevolenza e l’amicizia dei colleghi – potrebbe andare incontro ad un esito molto negativo, per quel che riguarda il posto di lavoro: infatti, è stato previsto, con la riforma del ministro Madia, l’avvio di una nuova – ed anche molto più forte – misura contro tutti i dipendenti statali e pubblici che, ritenendo il loro posto di lavoro sicuro (ovvero ritenendosi in una botte di ferro) spesso, con la compiacenza di altri dipendenti loro colleghi (avviene in questo modo lo scambio facile di favori) si comportano in maniera totalmente contraria alle regole ed al buon senso.

Licenziamento stataliLo stipendio fisso fa gola a tanti, ma è accaduto sempre più spesso che, chi si sente sicuro del proprio stipendio, inizi ad evitare le regole, assentandosi dal posto di lavoro per andare a svolgere altre attività che nulla hanno a che fare con quelle lavorative. Sempre più dipendenti che timbrano il cartellino e poi vanno a fare la spesa, vanno al mercato oppure a fare altre commissioni attestando tuttavia una falsa presenza in ufficio.

Le norme saranno molto più ferree e severe: chi si assenta in maniera ingiustificata ed illecita, potrà essere multato e sanzionato, fino all’effettiva perdita del posto di lavoro.

Read Full Article

Alla fine è arrivato: il tanto temuto contraccolpo ai mercati finanziari causato dalle prime mosse nel neo-presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è fatto attendere più del previsto, ma non ha smentito le analisi degli esperti di mezzo mondo, che adesso si trovano davanti una situazione ipotizzata ma non per questo facile da affrontare.

In particolare, ovviamente, sono i mercati statunitensi a risentirne maggiormente, dopo un ultimo trimestre economico passato a cavalcare l’onda delle sue promesse espansioniste, puntando ad una crescita che sembrava davvero possibile.

L’illusione si è però adesso infranta, spazzata via dal primo vero ostacolo di questo 2017: il cosiddetto “Muslim-ban”, ovvero l’ordine esecutivo firmato lo scorso fine settimana con il quale il presidente Trump ha vietato l’ingresso negli Stati Uniti a rifugiati provenienti da 7 paesi a maggioranza islamica.

Il bando ha innescato, oltre alla reazione indignata di numerosi CEO delle grandi corporate e di migliaia di manifestanti in tutto il mondo, una forte fase di risk-off sui mercati finanziari globali, con lo spostamento degli investitori verso asset considerati tradizionalmente più sicuri come l’oro, rimbalzato verso i 1200 dollari l’oncia, e lo yen giapponese.

mercati finanziariOvvie, in questi primi giorni della settimana, le ripercussioni sulle principali piazze borsistiche europee, le quali hanno chiuso tutte in rosso, a partire da Londra (-0,92%), passando per Francoforte (-1,12%) e arrivando infine a Parigi (-1,14%).

A seguire naturalmente, si sono allineati alle perdite i principali listini americani, con lo S&P 500 sceso in chiusura dello 0,60% a 2.280,90 punti, il Dow Jones tornato sotto la soglia dei 20 mila punti (-0,61%) e, ancor più penalizzato il Nasdaq, che ha lasciato sul terreno lo 0,83% a 5.613,71 punti.

Come già accennato all’inizio, quanto avvenuto era già stato largamente anticipato dagli analisti, che a inizio anno, dopo un 2016 di certo non avaro di sorprese politiche e di ancor più sorprendenti reazioni dei mercati, avevano previsto un 2017 pieno di rischi per gli operatori economici. Su Mercati24 potete seguirne gli sviluppi costanti.

Intanto si preannunciano già nuovi scossoni. Sarà così nell’Eurozona, dove generano ancora una certa apprensione i prossimi appuntamenti elettorali. Ma soprattutto, ed è sempre più evidente, sarà così negli Stati Uniti, dove lo scarto tra le ambiziose promesse e i primi provvedimenti di un presidente dai due volti – pro-business l’uno, esterofobo e protezionista l’altro – determinerà il destino di un mercato azionario USA davvero parecchio in bilico.

Read Full Article