Categoria: Cultura

Consigli funerale: la parte organizzativa può essere demandata all’agenzia funebre

Quando ci si trova ad affrontare un momento così doloroso come la morte di una persona, spesso è molto difficile pensare alla parte pratica che può essere, ad esempio, l’organizzazione del funerale. In genere, questa parte può essere demandata all’agenzia funebre alla quale ci si rivolge, che dovrebbe infatti rappresentare un elemento indispensabile per la parte pratica e burocratica della situazione.

Consigli funeraleInfatti, dover anche organizzare la cerimonia funebre, può essere visto come un evento altrettanto doloroso a cui spesso le persone che sono direttamente coinvolte nella morte della persona cara non riescono a pensare. Tuttavia, molte scelte non possono essere rimandate o procrastinate: come si effettua, allora, la parte organizzativa che precede il funerale stesso?

Nel caso in cui la morte sia sopraggiunta in casa, ad occuparsi della questione è in genere il medico curante che ne attesta il decesso e rilascia il certificato di morte, senza il quale è impossibile organizzare qualunque cerimonia funebre. Se invece il decesso è avvenuto in ospedale, il certificato viene rilasciato direttamente dai medici della struttura ospedaliera.

Bisogna a questo proposito ricordare che, per legge, il funerale non può avvenire qualora non siano trascorse almeno 24 ore dalla morte.

Dal punto di vista pratico ed organizzativo, sarà l’agenzia funebre ad occuparsi di tutto ciò che concerne l’organizzazione del momento e la parte comunicativa con il comune, ecc.

Read Full Article

Scrittura necrologio: alcuni consigli relativi alla stesura della comunicazione su giornali e quotidiani locali

Il necrologio è quel tipo di comunicazione che in alcuni casi è considerata indispensabile per rendere nota la morte di una persona. Si preferisce ricorrere a questo metodo di comunicazione e di informazione sulla persona defunta in alcuni casi specifici, ovvero quando, ad esempio, si vive in grandi centri cittadini e per questo motivo è possibile che il semplice manifesto funebre possa in qualche modo sfuggire.

Scrittura necrologioMa come si scrive un necrologio? Molto spesso, la scrittura del necrologio è qualcosa a cui si vorrebbe rinunciare, per chiari ed ovvi motivi. Anche perché spesso, oltre alla sofferenza per la morte della persona, bisogna anche tenere in considerazione altri aspetti risonanti ed importanti, che sono chiaramente pratici e burocratici.

Ad ogni modo, per chi dovesse stilare un necrologio, il consiglio più importante  ed efficace è senza dubbio quello di evitare una comunicazione troppo fredda, ma anche troppo poco sobria: la comunicazione deve essere di tipo informativo, pertanto non deve essere né troppo fredda né troppo distaccata. Bisogna a questo proposito ricordare sempre che si tratta di una comunicazione che comporta e porta dietro di sé molto dolore.

Dal punto di vista pratico, ricordiamo che nel necrologio è necessario indicare prima di tutto il nome e cognome del defunto, e poi il cognome del marito nel caso in cui la persona defunta sia una donna, e la dicitura ‘vedova’ nel caso in cui il marito sia morto in precedenza. A ciò si aggiungono altri dati importanti, come ad esempio il luogo e la data di morte, i nomi di chi comunica la notizia ed eventuali comunicazioni aggiuntive, come ad esempio l’ora del funerale.

Read Full Article

Necrologio comunicazione morte: talvolta è necessario affrontare delle incombenze, una delle quali è la scrittura della comunicazione di morte

Necrologio comunicazione morteQuando una persona cara ci lascia, chiaramente una delle cose più difficili consiste nell’affrontare tutte quelle incombenze e svolgere tutte quelle pratiche burocratiche alle quali non si vorrebbe mai dare importanza. Tuttavia, la morte è qualcosa che ancora oggi fa parte della vita, e come esiste la vita, esiste anche il suo esatto contrario: va da sé, quindi, che la scomparsa di una persona cara va comunicata ad amici e parenti, nelle modalità più consone.

Talvolta la scrittura del necrologio non va considerato come qualcosa di necessario: esso è, infatti, qualcosa in più rispetto a quanto generalmente viene effettuato da parte dei parenti stretti che, oltre il dolore delle perdita, devono anche affrontare tutte le parti burocratiche relative alla morte della persona.

Il necrologio è, pertanto, un vero e proprio annuncio funebre che viene effettuato da parte dei familiari del defunto, e che viene pubblicato sui giornali ed i quotidiani locali. Non è chiaramente necessario farlo, anche perché in genere esso viene associato all’affissione del manifesto, comunque sempre indispensabile per comunicare la morte della persona.

In genere, si preferisce ricorrere al necrologio quando si vive in città molto grandi, ragion per cui il manifesto affisso potrebbe non bastare a comunicare in maniera chiara e precisa la scomparsa della persona.

Read Full Article

Galateo cerimonia funerale: quali sono i consigli e i dettami del galateo sull’abbigliamento da tenere per la cerimonia funebre

Un funerale è certamente uno di quegli eventi difficili ed anche molto delicati, a cui non si vorrebbe mai partecipare. Tuttavia, durante il corso della propria vita accade di dover essere presenti ad una cerimonia funebre, ed anche nei casi in cui la morte non ci riguarda personalmente, sarebbe bene presentarsi alla cerimonia con un abbigliamento consono e adeguato al triste evento a cui stiamo per assistere.

Galateo cerimonia funeraleQuali sono le regole, allora, per abbigliarsi in maniera adeguata ad una cerimonia funebre?

Secondo i dettami del galateo, non bisogna cedere alla tentazione di vestirsi “con la prima cosa che capita”: infatti, un abbigliamento adeguato è segno di rispetto per il defunto, ma anche per la famiglia e per le persone a lui care. Ed anche se secondo le vecchie regole, in questa occasione, bisognerebbe utilizzare il nero, colore predominante, almeno da parte dei familiari, pare che questa precisa usanza sia superata e che ci si possa anche vestire con altre tonalità, purché scure o comunque neutre.

Gli uomini dovrebbero indossare abiti classici, mentre i giovani possono utilizzare uno spezzato, seppur non troppo casual o sportivo. Niente jeans, scarpe sportive, oppure magliette fantasiose. Le donne, invece, dovrebbero mantenere la sobrietà, evitando quindi tacchi alti, vestiti scollati o attillati, e non eccedere in make up e accessori.

 

 

Read Full Article

Avrà inizio lunedì 3 aprile e durerà per tutta la settimana la quarta edizione del “Festival della Cultura Creativa”, evento promosso dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana) con l’intento di avvicinare i giovani di età compresa tra i 6 e i 13 anni alla cultura e di stimolarne la creatività e il pensiero critico.

Il tema scelto per la manifestazione di quest’anno è “Il buon viaggio – muoversi e crescere tra i sentieri dell’arte, della scienza e della creatività”, filo conduttore di tutte le iniziative organizzate sul territorio. L’obiettivo è spingere bambini e ragazzi a riflettere sul concetto di viaggio, spostando l’attenzione dal concetto di meta, al vero e proprio percorso fatto da ognuno per procedere verso la direzione scelta.

Un percorso fisico, mentale, concreto, fantastico, solitario, in compagnia, che può avvenire spostandosi o restando fermi, attraverso le parole dei libri o le immagini dei film e delle opere d’arte.

festival cultura creativa

Il Festival della Cultura Creativa, ha spiegato il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, rappresenta l’occasione per riaffermare l’impegno culturale che le banche svolgono da sempre, affiancando le istituzioni come catalizzatori di cultura e creatività sul territorio. La manifestazione, che l’anno scorso ha coinvolto oltre 20 mila bambini e ragazzi, punta a valorizzare il talento delle giovani generazioni, aiutandole ad affinare sia le capacità espressive sia le potenzialità creative ed innovative, strumenti indispensabili per costruire un futuro fatto di crescita ed armonia.

Il Festival prevede 75 eventi culturali in 50 città italiane che svilupperanno il tema ispiratore, declinato poi da ciascuna banca con strumenti e punti di vista differenti, alla luce delle proprie specificità e di quelle del territorio di appartenenza. I laboratori e le altre attività proposte vedranno la partecipazione di rappresentati delle banche e la collaborazione di scuole, musei, biblioteche e operatori culturali.

L’edizione del 2017 sarà anche l’occasione giusta per realizzare una ricerca scientifica, curata dal professor Guido Guerzoni della Bocconi, sul contributo che iniziative del genere possono dare alla crescita culturale e creativa dei ragazzi italiani.

Lo studio, già in corso d’opera, evidenzia che manifestazioni come il Festival della Cultura Creativa offrono ai bambini e ragazzi la possibilità di sperimentare nuove modalità di apprendimento efficaci e divertenti.

L’importanza sociale e culturale della manifestazione è testimoniata anche dalla Main-Media Partnership della Rai e la Media Partnership del TGR. La manifestazione ha il patrocinio dell’Unesco e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

Read Full Article

Allarme selfie: spopola la moda degli autoscatti temerari anche in Italia. Ed i rischi sono davvero elevati

È allarme selfie, negli ultimi tempi, anche in Italia: sta infatti dilagando anche nel nostro paese – generando così non poche preoccupazioni – una nuova moda, che consiste nello scommettere, tra amici, su chi riuscirà a fare il selfie più estremo, più pericoloso e decisamente vicino alla morte.

I selfie estremi non sono certo una novità, specialmente nei grandi paesi e nelle nazioni extraeuropee: tuttavia, sulla scia di molte mode americane, anche i ragazzini italiani, spesso, perdono il senso dell’equilibrio e delle scelte arbitrarie e finiscono con il mettersi nei guai. E quello che succede tutti i giorni sui binari delle più svariate tratte ferroviarie è quanto di più pericoloso possa accadere: la moda, definita autoscatto temerario, è quella di farsi fotografare, da soli oppure in gruppo, o anche più semplicemente farsi un selfie, in una situazione di elevato pericolo ovvero poco prima che il treno passi sui binari.

Allarme selfieUna gara la cui pericolosità non finisce qui: sono sempre di più i ragazzini che si sfidano anche a chi riesce a rimanere più a lungo sui binari, saltando fuori da essi poco prima che passi il treno.

Il rischio, però, è elevato: non solo a causa dell’imminente passaggio del convoglio, ma anche per via dei vortici d’aria che si formano sui binari – dove i treni viaggiano ad una velocità davvero elevata – e che rischiano di risucchiare letteralmente chiunque si trovi a passare di lì.

Read Full Article

Tradimento scoperto con sms: Suprema Corte dà ragione alla moglie e obbliga il marito al mantenimento

Prova estrema del tradimento, gli sms dell’amante: è quanto è stato deciso dalla Suprema Corte che, rifacendosi alla precedente decisione della Corte di Appello, ha stabilito che i messaggini inviati dall’amante al cellulare del marito, possano autorizzare la moglie a chiedere il mantenimento di lei e dei suoi tre figli.

Tradimento con smsIl caso specifico ha analizzato la situazione di una coppia milanese: lui, lei, e l’amante. Un triangolo che non può portare a nulla di buono, specialmente quando il terzo incomodo non è l’amante, ma la moglie di lui che, insospettita da un comportamento strano – come forse è tipico di coloro che tradiscono – ha deciso di vederci chiaro ed ha controllato il marito, anche attraverso il suo telefonino. Scoprendo, suo malgrado, che l’uomo la tradiva: la scoperta è stata fatta grazie ad alcuni sms che venivano scambiati tra lui e l’amante, i quali, secondo la Cassazione, non sono altro che la prova assoluta del tradimento da parte di un uomo che è venuto meno al suo dovere di essere fedele al matrimonio.

La donna, dopo aver scoperto il tradimento, ha chiesto il divorzio, ed il mantenimento: duemila euro al mese per la moglie, e tremila euro per il mantenimento dei bambini.

Read Full Article

Un concorso nazionale partito con le migliori intenzioni – dare maggiore stabilità a oltre 63mila insegnanti in tutta Italia – trasformato ben presto in un vero e proprio incubo per i docenti stessi. Stiamo parlando dell’ultimo concorso a cattedra bandito dal ministero dell’Istruzione, rivelatosi disastroso per gran parte dei partecipanti.

I dati parlano tristemente chiaro: circa la metà degli aspiranti docenti è stata bocciata, con migliaia di professori sul piede di guerra pronti a ripetere le prove il prossimo aprile poiché sarebbero in grado di dimostrare irregolarità nel bando o nelle prove.

mondo scuolaRisultato, almeno momentaneo: sono centinaia le cattedre vuote in tutta Italia, con picchi in Lombardia e nel Lazio. Tante quante gli idonei che invece hanno superato gli scritti e l’orale del concorso e che non possono essere inseriti per quelle cattedre per una regola contenuta nel bando.

Ad oggi i dati forniti non sono ancora definitivi, ma per il momento la stima è di un bocciato ogni due candidati. Un vero disastro per regioni come la Lombardia, dove, al termine di tutte le prove, sono risultati iscritti nella graduatoria di merito pubblicata dall’Ufficio scolastico regionale soltanto 372 candidati, cioè il 41% di quelli che avevano presentato domanda.

Gli insegnanti assunti serviranno a coprire solo il fabbisogno del primo anno delle scuole lombarde, ma nel biennio successivo bisognerà ricorrere a supplenti, abilitati o meno. E pensare che i posti a disposizione erano quasi 5 mila.

La tagliola del concorso ne ha però assegnati solo 2458. I posti rimasti vacanti non potranno essere coperti da chi ha superato prove scritte e orali del concorso, e che quindi sarebbe tecnicamente abilitato a insegnare: l’ultimo bando prevedeva infatti un tetto del 10% alla possibilità di assumere gli idonei.

Tutti gli altri sono idonei fantasma, come si sono soprannominati: ovvero non esistono per la scuola, che pure ne avrebbe estremo bisogno alla luce di questi buchi. Ma senza un provvedimento ad hoc resteranno nel limbo, e chi è stato bocciato o chi è ancora precario ma non ha neanche tentato il concorso, avrà le stesse chance di aggiudicarsi le supplenze.

Intanto i delusi si apprestano a tentare il tutto per tutto. Diplomati magistrali, dottori di ricerca, diplomati Isef, docenti che hanno ottenuto l’abilitazione all’estero e altri che hanno frequentato Afam e Pas, tutti esclusi erroneamente dal concorso, sono stati riammessi in seguito alle sentenze dei Tar e dei Consigli di Stato e potranno partecipare a prove suppletive ad aprile.

Read Full Article