Maus: si tratta di un libro molto importante per la storia e la cultura della nostra società
Molto spesso, soprattutto ai più giovani, quando occorrono le varie giornate della memoria per ricordare gli orrori e le stragi della Seconda Guerra Mondiale, vengono consigliati alcuni media sicuramente molto importanti, per cercare di fargli comprendere meglio come son stati quei periodi. Film come Schindler’s List ad esempio, o anche Jakob il bugiardo, per non scordare il “nostro” La vita è bella. Anche nella letteratura la scelta è a dir poco sterminata: il più famoso, probabilmente, è il Diario di Anna Frank, che raccoglie una serie di scritti della ragazza ebrea Anna Frank, vittima dell’ideologia nazista. Ma un’altra lettura molto importante, e che certamente sentiamo di consigliarvi, è Maus.
Maus, che in originale riporta anche il sottotitolo di “A survivor’s tale” (Storia di un sopravvissuto), è una grafic novel realizzata dall’artista statunitense, di origini ebree, Art Spiegelmann. L’autore, raccogliendo le memorie del padre, Vladek Spiegelmann, ha saputo raccontare abilmente gli orrori dei campi di concentramento e delle persecuzioni dei nazisti nei confronti degli ebrei. Un altro livello di lettura, invece, ci propone il difficile rapporto tra padre e figlio, con le varie incomprensioni di rito.
Proprio per il carattere autobiografico e per il formato allegorico (i nazisti sono rappresentati come gatti, gli ebrei come topi, gli americani come cani e via discorrendo), Maus è divenuto un vero e proprio cult, oltre che un best seller a livello mondiale. Non a caso venne persino insignito di uno Special Award del Premio Pulitzer.