Blue Whale ma non solo: oggi ci fa paura il fenomeno del Blue Whale, il gioco della balena blu che istiga alla morte. Ma gli ultimi anni hanno visto protagonisti molti “giochi” simili, altrettanto pericolosi
Il fenomeno della “balena blu”, il gioco a prove verso il suicidio sta purtroppo mietendo un numero sempre più elevato di vittime. Fino ad oggi, si calcolano centinaia di ragazzine e ragazzini colpiti da questo gioco, un fenomeno molto rilevante, che lascia pensare e che fa riflettere su una serie di aspetti da non sottovalutare: il primo dei quali è indice del livello di debolezza psicologica di questi giovani, che si lasciano trascinare da un gioco mortale; il secondo potrebbe invece indicare il livello di solitudine e di incertezza a cui i ragazzi di oggi vengono lasciati, spesso abbandonati da genitori inconsapevoli o distratti.
Ma a quanto pare, stando alle ultime analisi e statistiche, il fenomeno di cui oggi tanto si parla in tv o tra le pagine di giornale non è il solo degli ultimi anni. Lo scoppio del fenomeno del Blue Whale sta facendo riflettere in merito alla presenza di molti altri fenomeni simili, di molti altri giochi dell’orrore che hanno istigato al suicidio. E che non sono solo esistiti a partire dai social network, ma anche lontani da questi ultimi: per citarne qualcuno, si ricorda ad esempio il gioco del soffocamento, di cui si è parlato a partire nel 1995 e che ha visto almeno 82 giovani morti.