Kim Jong-nam ucciso: morte è sopraggiunta per avvelenamento, ma le indagini chiariranno la vicenda nello specifico
Sarebbe stato ucciso per mezzo di uno spray chimico, nella giornata di lunedì quando aspettava, nella sala d’attesa dell’aeroporto di Kuala Lumpur, in Malaysia, per esser fatto imbarcare su un aereo con rotta verso Macao: sono queste le prime rivelazioni che provengono dalle seppur ancora imprecisate fonti del governo in merito alla morte del fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un.
La morte di Kim Jong-nam sarebbe giunta, quindi, in seguito ad avvelenamento: le prime indagini e testimonianze hanno rivelato che l’uomo, mentre attendeva di salire sul suo aereo, sarebbe stato avvicinato da due donne ed immediatamente si sarebbe accasciato a terra. Informazioni che appaiono ancora parecchio strane e cariche di mistero, ma l’uccisione è adesso al vaglio delle indagini che, attraverso la visione di filmati e frame delle telecamere di sicurezza dell’aeroporto ed anche per mezzo delle testimonianze di chi si trovava sul luogo al momento dell’assassinio, tentano di ricostruire gli ultimi minuti di vita dell’uomo, assassinato lunedì mattina.
Non si sa ancora quali circostanze possano aver determinato la morte dell’uomo, giunta quasi immediatamente dopo che il fratellastro maggiore del leader nordcoreano si era rivolto ad un desk informazioni per trovare le giuste indicazioni per il suo volo. Si attendono adesso gli esiti dell’autopsia, che servirà a determinare anche la reale identità dell’uomo.