Quando un investitore alle “prime armi” si avvicina al mondo del trading online, rischia di convincersi che per poter ottenere dei lauti guadagni sia sufficiente copiare quel che fanno i grandi investitori, nell’illusione che inserendosi nella loro “scia” si possa partecipare a rendimenti straordinari senza grande fatica. Ma è davvero così semplice poter ottenere un profitto sui mercati finanziari? O sarebbe più opportuno rapportarsi nei confronti dei “guru” della finanza in maniera un po’ più attiva?
In primo luogo, come ci ricorda il sito internet migliori-investimenti, sarebbe opportuno evitare di seguire in maniera troppo passiva i grandi investitori, e preferire invece cercare di capire come si comportano sui mercati finanziari. Non sempre infatti le operazioni che compiono i guru della finanza più in vista sono indicate anche per l’investitore medio.
Pensate – a titolo di esempio – a quando una grande banca di investimento fornisce sul mercato la raccomandazione sull’acquisto di un certo titolo. Contrariamente a quanto si possa pensare, le sue valutazioni non sono mai limitate al solo titolo in sé, bensì al fatto che quando pensano a quel titolo, pensano contemporaneamente all’intero mercato, o almeno agli altri titoli principali che detengono in portafoglio, svelando pertanto una logica di raccomandazione che è molto più complessa di quanto possa sembrare.
Quanto sopra conduce poi a diversi livelli di valutazione consequenziale, con l’effetto più importante rappresentato dal fatto che i risultati saranno spesso diversi da quelli che ci si aspetta. È pur vero che le banche di investimento che fanno delle raccomandazioni lo faranno indicando dei titoli che sono realmente “buoni”, ma è anche vero che spesso così facendo vengono scartati altri titoli che, per la liquidità non adeguata a un grande portafoglio o perchè non sono compresi in un certo indice, non vengono ritenuti o classificati come “idonei” per il grande investitore, ma sarebbero invece straordinariamente convenienti per il piccolo investitore.
Anche in questo caso, giova compiere qualche esempio. Limitandoci al solo comparto di Borsa Italiana, quasi mai le grandi banche di investimento elaborano delle valutazioni sulle azioni di risparmio, poichè tali istituzioni finanziarie non le considerano indicate per le proprie strategie, ma sarebbero invece spesso appetibili per l’ottica del piccolo investitore.
A ciò si aggiunga anche il fatto che gli errori degli analisti più noti abbondano, e che nessuno è infallibile. Meglio pertanto evitare di fidarsi ciecamente degli “esperti”, preferendo invece una fase prolungata di interpretazione e di comprensione di quali sono le determinanti che hanno condotto a certe determinate mosse.
Chiarito quanto precede, le stesse considerazioni – con qualche distinguo – potrebbero ad esempio farsi per i singoli investitori che “trainano”, con social e copy trading, altri follower. Anche loro non sono certamente infallibili, e anche i loro comportamenti non dovrebbero essere copiati con troppa passività: meglio invece fermarsi a comprendere come sono nate certe valutazioni da parte degli analisti più affermati, e comprendere se effettivamente quelle determinate raccomandazioni possano inserirsi proficuamente nel proprio portafoglio finanziario, o sia preferibile optare per altre forme di impiego.