In una fase economico-finanziaria come quella che stiamo vivendo, investire nel mercato delle valute riuscendo a sfruttare ogni più piccola occasione per vedere accresciuto il proprio capitale, diventa sempre più fondamentale.
I movimenti improvvisi che caratterizzano il forex sono diventati ancora più rapidi e destabilizzanti per l’attività dei trader di nuova generazione, ma non per questo ci si scoraggia e si abbandona il mercato. Esistono del resto strategie perfette per muoversi in un contesto così liquido e per utilizzare al massimo ogni singolo minuto all’interno del forex.
Lo stile perfetto per attuare qualcosa di simile è sicuramente il cosiddetto “intraday”, una tipologia di trading perfetta per aprire e chiudere rapidamente posizioni per tutta la giornata, ottenendo rendimenti modesti, ma numerosi, per ogni operazione.
Ma qual è la strategia forex intraday più di successo degli ultimi mesi e più utile per affrontare il mercato in questo 2017 così turbolento? In realtà non ce n’è una sola. Vediamo quali sono.
Una molto utilizzata è quella basata sui “pivot points”, degli speciali perni che indicano i livelli di supporto e resistenza più importanti. Se l’andamento del prezzo si trova al di sopra del perno, allora avremo un segnale rialzista; se invece l’andamento del prezzo si trova al di sotto del perno, allora avremo un segnale ribassista.
Un’altra tecnica molto utilizzata per il trading intraday è quella dello “scalping”, molto utilizzata nel forex. Il trader punta ad aprire molte operazioni ogni giorno, puntando a guadagnare tramite piccoli movimenti del prezzo (quindi pochi pips per ogni movimento). Trader che fanno scalping arrivano ad aprire e chiudere anche oltre il centinaio di operazioni al giorno.
Altra tecnica molto apprezzata per l’intraday all’interno del forex è quella del “breakout”, utilizzata per investire in una fase di mercato laterale e più precisamente verso la fine di tale fase. Tutte le fasi di mercato laterale sono destinate a terminare prima o poi, dando inizio così ad un trend rialzista oppure ad un trend ribassista.
La tecnica del breakout si basa proprio su questo concetto: individuare le zone di contrazione dei prezzi per sfruttarle a proprio vantaggio.
Un ottimo indicatore che può aiutarci, sono le Bande di Bollinger, che servono proprio a valutare la volatilità di un determinato asset: quando le bande si espandono, è segnale di alta volatilità; quando invece si contraggono, è segnale di bassa volatilità e quindi di contrazione dei prezzi.