Categoria: Salute

Prima regola sonno bimbi: secondo gli esperti è bene che il bimbo venga abituato a dormire sempre alla stessa ora, seguendo un preciso ritmo di abitudini

Prima regola sonno bimbiIl sonno è molto importante, per i più piccoli. E questo è il motivo per il quale, dagli esperti del 74° Congresso che si è tenuto a Roma nel settore della medicina e della pediatria, sono emersi alcuni consigli importanti, e nello specifico proprio un decalogo che dovrebbe servire a dare un po’ di sostegno e di forza a quei genitori che non sanno proprio come gestire l’entusiasmo dei loro bebè.

Un decalogo, quindi, dieci regole, che sono molto importanti e che, se seguite correttamente, possono rappresentare un valido aiuto per riportare in auge quell’importante equilibrio che è fondamentale anche per una buona crescita – oltre che per evitare ansie e stress in mamma e papà.

La prima regola di questo decalogo consiste nel rispettare un orario preciso per la nanna, che deve essere tale tutte le sere senza sgarri: mettere a letto il bimbo ad un orario sempre diverso rischia di confondere anche il suo ritmo del sonno, e per questo motivo è molto importante che il piccolo venga abituato ad addormentarsi sempre alla stessa ora.

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Chemioterapia e trattamenti al seno: secondo una recente ricerca, vi sono buone possibilità che per alcune donne si possano evitare determinati trattamenti. Ecco quali sono i risultati evidenti

Chemioterapia e trattamenti al senoEvitare la chemioterapia e riuscire comunque ad ottenere il giusto controllo di un tumore importante – e che spesso è portatore di diversi e numerosi rischi – come il cancro al seno, potrebbe essere oggi una possibilità: è quanto è stato evidenziato, infatti, in un recente studio americano che è stato condotto su un numero abbastanza rilevante di donne affette dalla forma tumorale più comune.

Secondo quel che si evince dai risultati di questo interessante studio, infatti, in Italia potrebbero essere circa 3.000 le pazienti che ogni anno avrebbero l’opportunità di evitare la chemioterapia, con tutto quel che ovviamente concerne anche le conseguenze relative a questi trattamenti.

Secondo i risultati dello studio, infatti, per le pazienti che presentano una determinata forma di cancro al seno non vi è alcun bisogno di chemioterapia dopo l’intervento chirurgico. Questa ricerca ed in particolar modo i suoi esiti determineranno quindi una evoluzione in merito ai trattamenti per il cancro al seno, trasformando così anche la terapia e fornendo delle valutazioni interessanti su come evitare tutti i rischi consequenziali.

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Tumore al seno trattamenti: secondo un recente studio, si può evitare la chemioterapia nelle fasi iniziali

Tumore al seno trattamentiÈ uno dei più gravi mali a cui una donna possa andare incontro: stiamo parlando del tumore al seno, che secondo determinate statistiche potrebbe oggi essere considerato come una di quelle forme di cancro tra le più difficili da gestire e una delle più complesse da combattere.

Una forma di cancro che, ancora oggi, purtroppo, quando non viene scoperta in una fase iniziale, può portare anche alla morte perché le cure non sempre funzionano come dovrebbero e spesso il motivo è dovuto proprio alla stadiazione ed alla presenza di metastasi nel corpo.

Come è ormai noto da tempo, il metodo che più spesso viene preso in considerazione per il trattamento del tumore al seno è la chemioterapia: una tecnica che tuttavia ha comunque molti aspetti negativi, sia in fatto di invasività sia per quel che riguarda le conseguenze a lungo termine. Tuttavia, quel che è stato confermato nell’ultimo periodo è che la chemioterapia può essere evitata nel 70% dei casi iniziali: secondo quel che emerge da un recente studio americano – portato avanti su donne affette dalla forma di tumore al seno con recettori ormonali positivi e Her2-negativo – è possibile evitare in molti casi la chemio e tutti gli effetti collaterali che essa rappresenta.

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Letti sporchi: il letto degli esseri umani è decisamente più sporco e carico di batteri orali, fecali e cutanei, rispetto a quello di uno scimpanzé

Letti sporchiLa scoperta che è stata fatta negli ultimi giorni sembra avere dell’incredibile: secondo gli studi che sono stati portati avanti, proprio di recente, dalla North Carolina State University, ben il 35% dei batteri che si trovano nei letti proviene proprio dal nostro corpo, e quel che è peggio è che tutto ciò che fa parte del corredo del letto di un essere umano sembra essere addirittura più sporco di quello di un letto dello scimpanzé.

Microbi e batteri, che sono in presenza maggiore nei nostri letti: dovremmo forse lavarci di più e meglio? Quel che è emerso dalla ricerca è che ben il 35% dei batteri che si trovano nei nostri letti sono determinati specialmente da batteri della bocca, delle feci e della pelle. Quanto è stato evidenziato dalla ricercatrice dell’università americana, Megan Thoemmes, che ha effettuato il suo studio comparando i letti degli esseri umani con i nidi degli scimpanzé in Tanzania, è che questi ultimi sono sicuramente più puliti, anche se presentato una diversità di microbi più vasta e diversificata perché proveniente dagli ambienti arboricoli.

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Retinoblastoma cos’è: ecco quali sono le considerazioni sul tumore all’occhio, di due tipologie

retinoblastoma cos'èIl retinoblastoma è stata una patologia molto discussa, nelle ultime settimane. Si tratta di un tumore vero e proprio che colpisce l’occhio, e che in alcuni casi può colpire entrambi gli occhi mentre in altri casi può interessare solo uno dei due. È un tumore difficile da capire e da diagnosticare, perché non comporta in particolare alcun sintomo evidente, se non – semplicemente – un riflesso bianco dell’occhio malato, chiamato leucocoria.

Il caso della piccola Presley – che è stato raccontato ai media inglesi dalla mamma, proprio qualche giorno fa – ha evidenziato quindi un più naturale interesse nei riguardi di questa patologia. Ma, chiarito che essa non presenza determinati sintomi specifici, vediamo in effetti cos’è il retinoblastoma e come colpisce.

Vi sono due tipi di questa patologia: il primo si chiama retinoblastoma ereditario ed è dovuto appunto ad una mutazione del gene oncosoppressore RB1 13q14, motivo per cui chi ne è colpito presenta una importante predisposizione genetica a sviluppare questa patologia, che in genere interessa entrambi gli occhi. Il secondo tipo si dice sporadico, interessa un 60% dei casi, non è genetico, colpisce un solo occhio e il suo decorso è sostanzialmente più lento.

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Sintomi retinoblastoma: solo un riflesso bianco sull’occhio, chiamato leucocoria. Nessun altro sintomo: un disturbo difficile da comprendere

Sintomi retinoblastomaLa storia che è stata raccontata negli ultimi giorni ai media inglesi dalla mamma della piccola Presley, affetta da retinoblastoma, un tumore dell’occhio, ha sicuramente sollevato qualche preoccupazione. È possibile che un cancro all’occhio non porti alcun sintomo, e che per questo motivo sia quindi molto difficile riconoscere la presenza di questa patologia?

La bimba protagonista della storia è stata molto fortunata, perché ad accorgersi che qualcosa non andava è stata proprio la fotografa Alessia, che aveva scattato una foto alla bambina ed aveva evidenziato che la presenza di un occhio bianco sull’immagine poteva voler dire qualcosa di serio. Ed in effetti, qualcosa di serio c’era davvero perché i genitori della bambina, allarmati, avevano deciso di recarsi in ospedale ed avevano scoperto che la loro piccolina, all’epoca neonata, era affetta da un retinoblastoma.

Ma se non fosse stato per l’attenzione della fotografa, probabilmente sarebbe stato difficile scoprire la presenza del tumore. Il retinoblastoma è una forma di tumore che può riguardare un solo occhio oppure entrambi: nel caso della piccola, questo cancro aveva interessato solo un occhio, e non aveva mostrato alcun sintomo, se non – semplicemente – un riflesso bianco sulla pupilla, chiamato leucocoria, che è stato evidenziato e scoperto proprio grazie alla foto.

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Foto salvezza: i genitori della piccola Presley erano poi tornati a Tenerife per ringraziare la fotografa

Foto salvezzaNon mostrava alcun sintomo, il cancro all’occhio della piccola Presley che, qualche anno fa, grazie all’attenzione della fotografa che le aveva scattato una foto quando la bimba era in vacanza con i suoi genitori, aveva notato la presenza di una stranezza all’interno dell’occhio della neonata. Infatti, dei due occhi della bimba, solo uno era rosso – come spesso accade nelle foto – mentre l’altro era di uno stranissimo colore bianco: la mamma della bambina aveva chiesto alla fotografa di cancellare quell’occhio bianco, e di modificare, nei limiti del possibile quella foto.

Ma Alessia, la fotografa, aveva risposto non solo che non era possibile farlo, ma anche che sarebbe stato meglio andare in ospedale per far controllare la bambina. Perché quell’occhio bianco poteva nascondere qualcosa di più serio. E così, rientrati in Gran Bretagna dalla vacanza, i genitori avevano scoperto che la loro bambina era affetta da retinoblastoma ed avevano così potuto immediatamente curare la piccola.

La storia è stata raccontata ai media inglese da qualche giorno, e i genitori della bambina sono ritornati a Tenerife, dopo qualche anno, per ringraziare la fotografa. Se non fosse stato per lei, infatti, i genitori non non si saremmo mai accorti di niente per anni perché il problema di salute non evidenziava alcun sintomo.

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Cancro scoperto con una foto: una immagine evidenzia la presenza di un occhio bianco della bimba, e scatta l’allarme. La piccola era affetta da retinoblastoma

Cancro scoperto con una fotoA volte, una semplice foto può salvare la vita. Sembra impossibile da capire, eppure è la realtà, ed è proprio quanto è accaduto ai genitori di una bimba di pochi mesi, che, allarmati dalla stranezza di una semplice immagine che avevano scattato – come è spesso normale che avvenga – alla loro bambina, hanno potuto salvarle la vita.

La piccola è stata salvata, quindi, proprio da una foto. E per la precisione, dall’attenzione della fotografa che aveva scattato l’immagine della bimba in vacanza con la sua famiglia e che, vedendo la presenza di un occhio “bianco”, aveva allarmato i genitori dicendo che l’occhio non viene mai bianco in foto, ma solamente rosso. Ora, per fortuna, la bimba sta bene ed è serena, ma la sua storia è stata raccontata da qualche giorno ai medica britannici dalla sua mamma, la 33enne Sophie Finday: la piccola Presley è stata salvata dall’attenzione della fotografa che, nel vedere l’occhio bianco in foto della bambina, disse ai genitori che bisognava controllare l’occhio della bambina perché c’era qualcosa di serio. E così, tornati in Gran Bretagna, i genitori avevano fatto controllare la bambina in ospedale e si era scoperto che la piccola soffriva di retinoblastoma.

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