Categoria: Eventi

Marco Masini instore tour: oggi si trova a Casalecchio di Reno, dove presenterà il suo nuovo disco

È partito da Firenze – città natale del cantante – l’instore tour di Marco Masini, che approfitterà di una serie di giornate per presentarsi al pubblico in una veste del tutto nuova e rinnovata, in occasione proprio del nuovo disco con cui inaugura il suo ritorno alla musica dopo una pausa di qualche anno.

Marco Masini instore tourIl nuovo album, dal titolo Spostato di un secondo – che può essere acquistato sin dal 10 febbraio scorso presso tutti i negozi di cd, negozi di elettronica abilitati, librerie e negozi online – presenta un Marco Masini in una veste innovativa e rinnovata, che ha sicuramente emozionato e fatto avvicinare una buona fetta di pubblico che negli anni non aveva mai provato interesse per la sua musica.

Ed in occasione della sua partecipazione a Festival di Sanremo 2017 – condotto da Carlo Conti, nel corso del quale Masini è arrivato 13esimo in classifica – il cantante ha pubblicato il suo nuovo disco, un disco che non tradisce la musicalità elettronica presente anche nella canzone portata a Sanremo.

Oggi, venerdì 17 febbraio 2017, alle ore 17.30, Marco Masini sarà presente al Media World del centro commerciale Shopville Gran Reno di Casalecchio di Reno (Bologna), per presentare il suo album e per rispondere alle domande del suo pubblico e dei suoi fan. Una piccola sessione sarà dedicata a chi ha acquistato il cd presso il negozio: sarà possibile, per chi sarà munito di pass, fare una foto con il cantante e ricevere il suo autografo sulla copia acquistata.

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E’ riuscita a sbaragliare la concorrenza di altre nove bellissime località, ma a trionfare è stata la meravigliosa Palermo incoronata Capitale italiana della cultura 2018.

Il primo annuncio era stato fatto il 31 gennaio scorso dal ministero dei Beni Culturali Dario Franceschini con la comunicazione da Roma della decisione presa dalla giuria guidata da Stefano Baia Curioni.

Subito la festa vera e propria è iniziata direttamente in casa con l’illuminazione delle colonne del Teatro Massimo con le tinte del tricolore nazionale. Del resto era un traguardo ambito e atteso da anni, come sa bene il sindaco Leoluca Orlando che, in Patria come all’estero, non perde mai occasione per ricordare, sottolineare, evidenziare tutta la bellezza della sua città.

Palermo capitale della culturaPalermo ha dovuto vedersela con Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna, Recanati, Settimo Torinese, Trento e con l’Unione dei Comuni vicini di casa elimo-ericini (da Buseto Palizzolo a Custonaci, Erice, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice); come a dire una concorrenza davvero agguerrita che rende questa proclamazione ancora più sentita.

Per l’importante vittoria un contributo prezioso, se non essenziale, è arrivato dal dossier ad hoc che era stato presentato al Ministero, del quale la giuria ha riconosciuto l’elevata qualità informativa; inoltre anche per la significatività del progetto e la sua sostenibilità.

Del resto lo ha detto lo stesso Stefano Baia Curioni chiarendo che il titolo di Capitale italiana della cultura è proprio un riconoscimento alla capacità del progetto presentato, e non alla città che sia più bella o che abbia la storia più interessante. Su cosa abbia puntato Palermo per sbaragliare le concorrenti, è presto detto.

In primis sulla sua posizione da sempre strategica e sulla sua storia che si perde nella notte dei tempi: due elementi che l’hanno resa da sempre come un mosaico culturale, “luogo di interfacce culturali” come si legge nel dossier di candidatura.

Certamente ha giocato il suo ruolo anche il fatto che nel 2018 Palermo ospiterà ‘Manifesta 12’, importantissima biennale di arte contemporanea nota e apprezzata a livello mondiale. Mescolare, dunque, gli eventi legati alla biennale con quelli collegati a Capitale della cultura italiana formeranno un mix davvero incredibile.

Questo riconoscimento prevede l’arrivo dal Ministero di un milione di euro che la città investirà per realizzare il progetto presentato, come per esempio la creazione di una piattaforma telematica “cultura e tempo libero” che diventi vero e proprio portale del territorio a tutto tondo.

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