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Mondo Scuola: risultati disastrosi nell’ultimo concorso

Un concorso nazionale partito con le migliori intenzioni – dare maggiore stabilità a oltre 63mila insegnanti in tutta Italia – trasformato ben presto in un vero e proprio incubo per i docenti stessi. Stiamo parlando dell’ultimo concorso a cattedra bandito dal ministero dell’Istruzione, rivelatosi disastroso per gran parte dei partecipanti.

I dati parlano tristemente chiaro: circa la metà degli aspiranti docenti è stata bocciata, con migliaia di professori sul piede di guerra pronti a ripetere le prove il prossimo aprile poiché sarebbero in grado di dimostrare irregolarità nel bando o nelle prove.

mondo scuolaRisultato, almeno momentaneo: sono centinaia le cattedre vuote in tutta Italia, con picchi in Lombardia e nel Lazio. Tante quante gli idonei che invece hanno superato gli scritti e l’orale del concorso e che non possono essere inseriti per quelle cattedre per una regola contenuta nel bando.

Ad oggi i dati forniti non sono ancora definitivi, ma per il momento la stima è di un bocciato ogni due candidati. Un vero disastro per regioni come la Lombardia, dove, al termine di tutte le prove, sono risultati iscritti nella graduatoria di merito pubblicata dall’Ufficio scolastico regionale soltanto 372 candidati, cioè il 41% di quelli che avevano presentato domanda.

Gli insegnanti assunti serviranno a coprire solo il fabbisogno del primo anno delle scuole lombarde, ma nel biennio successivo bisognerà ricorrere a supplenti, abilitati o meno. E pensare che i posti a disposizione erano quasi 5 mila.

La tagliola del concorso ne ha però assegnati solo 2458. I posti rimasti vacanti non potranno essere coperti da chi ha superato prove scritte e orali del concorso, e che quindi sarebbe tecnicamente abilitato a insegnare: l’ultimo bando prevedeva infatti un tetto del 10% alla possibilità di assumere gli idonei.

Tutti gli altri sono idonei fantasma, come si sono soprannominati: ovvero non esistono per la scuola, che pure ne avrebbe estremo bisogno alla luce di questi buchi. Ma senza un provvedimento ad hoc resteranno nel limbo, e chi è stato bocciato o chi è ancora precario ma non ha neanche tentato il concorso, avrà le stesse chance di aggiudicarsi le supplenze.

Intanto i delusi si apprestano a tentare il tutto per tutto. Diplomati magistrali, dottori di ricerca, diplomati Isef, docenti che hanno ottenuto l’abilitazione all’estero e altri che hanno frequentato Afam e Pas, tutti esclusi erroneamente dal concorso, sono stati riammessi in seguito alle sentenze dei Tar e dei Consigli di Stato e potranno partecipare a prove suppletive ad aprile.

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